Luca Restivo - 19 settembre 2022
Programma elettorale Fratelli d’Italia: come Meloni vincerà le elezioni
In testa ai sondaggi, Giorgia Meloni potrebbe diventare la prima presidente del Consiglio donna della storia d’Italia. Ecco la sintesi del suo programma politico.
Fratelli d’Italia si candida ad essere il vero protagonista di queste elezioni politiche 2022. La leader Giorgia Meloni ha presentato un programma politico con il quale il 25 settembre 2022 punta a fare il pieno, focalizzandosi su riforme costituzionali, blocco navale, cancellazione del reddito di cittadinanza, difesa e sicurezza e molto altro.
Un progetto che fa il paio con quello del centrodestra unito. Un consenso, quello di Meloni, costruito negli anni, con una campagna comunicativa forte ed incisiva, con un mix ben congeniato di contenuti friendly ed empatici (scorci di vita privata, animali, tradizioni, slogan e spot politici), per passare poi ai temi forti: immigrazione, gender, sicurezza, confini, identità e famiglia.
Con questi ingredienti, Meloni è pronta a vincere le elezioni politiche. Vediamo quindi il programma politico di Fratelli d’Italia.
Le riforme
Se i sondaggi dovessero confermarsi, potremmo avere il primo presidente del Consiglio donna della storia della Repubblica e al contempo non avere più una Repubblica così come l’abbiamo concepita fino ad ora.
Da sempre Meloni mira alla riforma costituzionale per trasformare l’Italia in una Repubblica presidenziale, mediante l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
Tra le riforme, spicca quelle sul federalismo fiscale, sul riconoscimento delle autonomie, con completa definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e corretto funzionamento del fondo di perequazione, per assicurare coesione e unità nazionale.
Inoltre, la riforma della giustizia, un vero e proprio caposaldo del centrodestra e che prevede:
- Riforma della giustizia e dell’ordinamento giudiziario: separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante, con concorsi distinti e impossibilità di passaggio di funzioni. Riforma del Csm con sorteggio dei membri per sconfiggere la lottizzazione correntizia che ha fortemente minato l’indipendenza e l’autorevolezza della magistratura. Stop alle porte girevoli tra magistratura e politica: il magistrato che entra in politica non è più garanzia di imparzialità e terzietà, è dunque necessario un rafforzamento della riforma Cartabia su questo aspetto;
- Eliminazione dei Tribunali per i minorenni e istituzione di sezioni specializzate presso ogni tribunale, anche per evitare casi come quello del “sistema Bibbiano”.
Fisco, pensioni e lavoro
In materia di fisco, la leader si è detta contraria alla patrimoniale ed ha precisato che la prima casa non sarà pignorabile. A questo si aggiunge:
- L’abolizione al limite del contante;
- Riforma dell’Irpef con progressiva introduzione del quoziente familiare;
- Estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100mila euro di fatturato;
- Introduzione della flat tax sull’incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese;
- Progressiva eliminazione dell’Irap e razionalizzazione dei micro-tributi;
- Innalzamento del limite all’uso del denaro contante, allineandolo alla media dell’Unione europea.
Sul fronte del lavoro, Meloni è per il taglio del cuneo fiscale e contributivo e per il principio “più assumi e meno paghi”, al fine di ridurre le tasse sul lavoro.
A questo si aggiungono:
- Decontribuzione per il lavoro femminile, per gli under-35 e per i disabili;
- Bonus edilizi e incentivi alle imprese;
- Ampliare le possibilità di utilizzo dei voucher lavoro, soprattutto in ambito agricolo, turistico e del lavoro domestico, rafforzando tutti i meccanismi di contrasto a distorsioni e abusi;
- Nessun obbligo per le piccole attività di accettare pagamenti elettronici.
Per quanto riguarda le pensioni, le proposte sono:
- Innalzamento delle pensioni minime e sociali;
- Stop all’adeguamento automatico dell’età pensionabile all’aspettativa di vita;
- Rinnovo della misura “Opzione donna”;
- Ricalcolo, oltre un’elevata soglia, delle “pensioni d’oro” che non corrispondono a contributi effettivamente versati.
Ambiente, energia e Pnrr
La tutela dell’ambiente è il primo passo per superare la crisi economica che attanaglia il settore. Un piano straordinario per il rinnovamento delle reti idriche, per il dissesto idrogeologico e un’attenzione al rimboschimento possono essere la strada giusta da seguire.
In più:
- Inasprimento delle pene, anche pecuniarie, per i piromani;
- Promuovere in Europa la politica dei “dazi di civiltà” nei confronti dei prodotti provenienti da Stati extra Ue che non rispettano i nostri standard di tutela dell’ambiente;
- Chiusura del ciclo dei rifiuti e introduzione del principio per cui “più differenzi meno paghi”.
Sul fronte energia è essenziale investire sul nucleare pulito e sicuro e sulle energie rinnovabili e attivare politiche volte a:
- Contrastare le speculazioni finanziarie sui costi delle materie prime e istituzione di un tetto europeo al prezzo del gas per contenere l’importo delle bollette energetiche;
- Svincolare il prezzo dell’energia elettrica dal prezzo del gas attraverso una modifica normativa del funzionamento della Borsa unica nazionale dell’energia e del Prezzo unico nazionale;
- Sostenere a famiglie e imprese contro il caro bollette, con meccanismi di credito d’imposta e interventi diretti mirati, anche utilizzando le risorse derivanti da tassazione degli extra profitti delle società energetiche;
- Investire nella ricerca sul nucleare di ultima generazione.
In questo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza può venire in aiuto per attuare la transizione ecologica di cui il nostro Paese ha bisogno, mediante:
- Mirato aggiornamento del Pnrr alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime, rimodulando le risorse interamente italiane del “Fondo complementare” e, per le risorse europee, proponendo alla Commissione di operare modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall’art. 21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu;
- Riorganizzazione e potenziamento delle strutture di monitoraggio delle risorse europee per rafforzare la verifica costante del loro utilizzo, aggiungendo strumenti per coadiuvare Stato, Regioni ed enti locali nella redazione e nell’attuazione dei progetti.
Famiglia
Sul tema famiglia il programma di Fratelli d’Italia è per:
- Progressiva introduzione del quoziente familiare;
- Aumento degli importi per l’assegno unico e universale: fino a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio, fino a 260 euro dal secondo anno di vita fino ai 18 anni e mantenimento dell’attuale assegno fino a 21 anni;
- Riduzione dell’aliquota Iva sui prodotti per la prima infanzia quali pannolini, biberon, latte artificiale e altri.
Economia
Per risollevare l’economia italiana, Meloni si concentra su:
- Razionalizzare il sistema degli incentivi alle imprese che oggi consta di oltre 1.400 interventi agevolativi nazionali e regionali;
- Agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese potenziando il Fondo di garanzia per le Pmi;
- Incentivare la rilocalizzazione delle attività produttive in Italia e disincentivare le delocalizzazioni; contrastare con determinazione la concorrenza sleale e le pratiche elusive del trasferimento delle sedi aziendali nei paradisi fiscali europei.
Giovani
Le politiche giovanili di FdI sono volte a promuovere stili di vita sani per contrastare le devianze giovanili, come droga, alcolismo, gioco d’azzardo patologico, bullismo e la diffusione delle baby gang. A questo si aggiungono:
- Zero tasse per i primi tre anni per i giovani under 30 che si mettono in proprio e incentivi alle aziende che assumono i ragazzi;
- Rafforzamento del Fondo di garanzia statale per il mutuo sulla prima casa delle giovani coppie e riduzione delle imposte sull’acquisto della prima casa.
Scuola
Per la scuola e l’istruzione è previsto un:
- Aggiornamento dei programmi scolastici, tutela delle materie classiche e potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche in tutti gli istituti, a partire dalla matematica;
- Istituzione del liceo del Made in Italy;
- Progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea.
Sociale
In materia di aiuti per il sociale e sostegno a chi è meno fortunato e più bisognoso, Meloni propone di:
- Istituire una indennità di disoccupazione per gli autonomi che segua le stesse regole dell’indennità prevista per il lavoro dipendente;
- Abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico.
Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro.
Sanità
Altro settore attenzionato, specie durante e dopo il Covid-19, è quello della sanità. Perciò, FdI propone:
- Nessun obbligo di vaccinazione contro il Covid-19, ma informazione, promozione e raccomandazione alla vaccinazione, in particolare per fasce d’età a rischio e situazioni di fragilità;
- Nessuna reintroduzione del green pass e possibilità di screening negli ambienti a rischio, a tutela dei soggetti fragili;
- Istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione medica ed economica della pandemia da Covid-19 nonché sulle reazioni avverse da vaccino.
Diritti civili
Per i diritti civili, la ricetta è:
- Tutelare la vita umana fin dal suo inizio;
- Contrasto a ogni discriminazione basata sulle scelte sessuali e sentimentali delle persone, mantenimento della legge sulle unioni civili, ribadendo al contempo il divieto di adozioni omogenitoriali e la lotta a ogni forma di maternità surrogata, nell’interesse supremo del minore.
Politica estera
Il politica estera si presterà:
- Pieno rispetto delle nostre alleanze internazionali, anche adeguando gli stanziamenti per la Difesa ai parametri concordati in sede di Alleanza Atlantica;
- Al fianco dei nostri alleati internazionali nel sostegno all’Ucraina di fronte all’aggressione della Federazione Russa;
- Promozione per le politiche di Difesa comune dell’Unione europea e la costituzione di una “colonna europea” della Nato, pilastri indispensabili per la sicurezza e l’indipendenza del Continente.
Sicurezza
Per la sicurezza c’è bisogno di:
- Difesa dei confini nazionali ed europei come previsto dal Trattato di Schengen e richiesto dall’Ue, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del Nord Africa, la tratta degli esseri umani; creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall’Ue, per valutare le richieste d’asilo e distribuzione equa solo degli aventi diritto nei 27 Paesi membri (c.d. blocco navale);
- Contrasto alle attività delle Ong che favoriscono l’immigrazione clandestina;
- Potenziamento “Operazione strade sicure” e reintroduzione del poliziotto di quartiere.
Forze armate
In ambito Forze armate, il programma di Meloni consiste in un adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco e una fattiva collaborazione di questi con la Polizia locale e le Forze armate, per consentire un capillare controllo del territorio.
A questo si aggiunge, l’Implementazione della sicurezza nelle città con il rafforzamento dell’Operazione Strade Sicure, del poliziotto di quartiere e della videosorveglianza. Saranno applicate azioni incisive e urgenti per il contrasto al crescente fenomeno della violenza nei confronti delle donne.
L’impegno delle nostre Forze armate all’estero è confermato nel pieno “Rispetto degli impegni assunti nell’Alleanza Atlantica, anche in merito all’adeguamento degli stanziamenti per la difesa”, ribadendo la vocazione atlantista ed europeista dell’Italia.
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