Paola Gentile - 9 marzo 2022
Rinnovo del contratto, l’attesa cresce: che fine hanno fatto i soldi?
Il personale militare sta ancora aspettando l’erogazione dell’emolumento previsto nel rinnovo contrattuale 2019-2021. ASPMI sollecita l’Amministrazione a fare presto.
Il rinnovo contrattuale 2019-2021 che riguarda il Comparto Difesa e Sicurezza e le Forze di Polizia è stato rinnovato il 23 dicembre scorso e vede coinvolti 430mila addetti delle Forze Armate.
All’interno del contratto, già scaduto al momento del rinnovo, sono presenti tutta una serie di incentivi volti a premiare l’operatività del personale, supportando economicamente le famiglie, dando risalto, ancora di più, alla specificità che connota le Forze Armate e di Polizia.
A questo si aggiungono ulteriori aspetti legati alla riforma, che interessa l’ambito:
- Previdenziale;
- Legale;
- Sanitario;
che si traducono in:
- Aumenti stipendiali;
- Indennità;
- Tutele.
Qualche tempo fa, ASPMI (Associazione Sindacale Professionisti Militari) aveva sollevato il problema concernente l’attesa dei tempi per l’erogazione degli emolumenti (puoi approfondire qui).
Ad oggi, ASPMI torna sul problema e chiede all’Amministrazione alcuni chiarimenti.
Rinnovo del contratto: perché il personale attende ancora
Nella nota pubblicata da ASPMI, viene riferito come i punti inseriti all’interno del rinnovo contrattuale 2019-2021 non sono ancora stati messi in pratica: vale a dire che il personale non ha ancora percepito gli incrementi stipendiali previsti nel rinnovo.
“Corre l’obbligo evidenziare che ci troviamo dinnanzi ad un contratto già scaduto al momento del rinnovo; pertanto, il significativo ritardo nell’erogazione degli emolumenti risulta inspiegabile ai tanti lavoratori in divisa”.
Per ciò che riguarda gli arretrati contrattuali, il personale contrattualizzato (dal grado di 1° Caporal Maggiore a Capitano) sta attendendo già da tre mesi; mentre per gli emolumenti derivanti dall’art. 45, c.11, del D. lgs 95/2017, il personale non contrattualizzato (Maggiori e Tenenti Colonnelli) attende ciò che gli spetta da ben due anni.
Rinnovo del contratto: cosa aspettarsi
ASPMI chiede all’Amministrazione che i tempi si accorcino sensibilmente, dal momento che il personale ha già atteso tanto.
Perciò, l’erogazione del pagamento deve avvenire:
“Nel più breve tempo possibile, al fine di non creare considerevoli sperequazioni tra il personal che percepisce il FESI e il personale che percepisce l’emolumento in parola.”
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