Guido Scavazzin - 19 novembre 2024
Rivalutazione del montante contributivo per chi va in pensione nel 2025
Aggiornato il tasso di capitalizzazione delle pensioni: aumenta l’importo per chi smette di lavorare nel 2025.
La rivalutazione del montante contributivo è un meccanismo che aumenta il valore dei contributi versati nel corso della carriera lavorativa. Questo processo è fondamentale per determinare l’importo della pensione calcolata con il sistema contributivo, che si applica ai periodi successivi al 1° gennaio 1996 (o al 1° gennaio 2012 per chi aveva almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995).
Cos’è il montante contributivo
Per chi non lo sapesse, il montante contributivo è l’insieme dei contributi versati durante la vita lavorativa, rivalutati annualmente grazie a un tasso di capitalizzazione basato sulla crescita del PIL nominale degli ultimi cinque anni. Più alta è la crescita economica, maggiore sarà la rivalutazione e, di conseguenza, l’importo della pensione.
Novità per il 2025
L’Istat ha appena comunicato il nuovo tasso di rivalutazione applicabile ai contributi accumulati fino al 31 dicembre 2023. Il tasso per il 2025 è del 3,662%, un aumento significativo rispetto al 2,3% dello scorso anno. Questo trend positivo, iniziato nel 2022, incrementa il valore del montante contributivo e rende più consistente l’assegno pensionistico futuro.
Nel sistema contributivo, infatti, la pensione si calcola moltiplicando il montante contributivo per un coefficiente di trasformazione, che varia in base all’età al momento del pensionamento. Un montante più alto garantisce quindi una pensione più elevata.
Ad esempio, un montante di 150.000 euro al 31 dicembre 2023 sarà rivalutato di 5.493,30 euro grazie al tasso di capitalizzazione, arrivando così a 155.493,30 euro.
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