Paola Gentile - 24 ottobre 2022
Terza guerra mondiale vicina: ecco quando e dove scoppierà
Gli Usa sono certi che la terza guerra mondiale si scatenerà nel 2023 a causa dell’invasione cinese di Taiwan.
Usa e Taiwan ne sono convinti: nel 2023 scoppierà la terza guerra mondiale. E non sarà innescata da Vladimir Putin, ma dalla Cina del rieletto presidente Xi Jinping.
I timori sono diventati una certezza all’indomani del XX Congresso del Partito Comunista Cinese dove il presidente è stato riconfermato per la terza volta alla guida del Partito che detiene saldamente dal 2012.
La sicurezza che una terza guerra mondiale è vicina è da ricercarsi nelle parole del presidente cinese in merito alla situazione di Taipei, la Cina la rivuole nella sua orbita ad ogni costo, ma anche nella complessa situazione economica e sociale che sta attraversando Pechino.
“Risolvere la questione di Taiwan è un affare del popolo cinese e spetta al popolo cinese decidere”, sono state le dichiarazioni inequivocabili di Xi nel corso del discorso di apertura del Congresso.
“Insistiamo sulla prospettiva di una riunificazione pacifica con la massima sincerità e i nostri migliori sforzi, ma noi non prometteremo mai di rinunciare all’uso della forza e ci riserveremo di prendere tutte le misure necessarie soprattutto in risposta alle forze esterne. La riunificazione completa della nostra madrepatria deve essere realizzata e sarà sicuramente realizzata”.
Quindi, se la Cina è disposta a tutto per “riprendersi Taiwan”, anche ad usare la forza, va da sé che la terza guerra mondiale è la soluzione che Pechino intende mettere in atto, a maggior ragione alla luce delle considerazioni tali per cui “la questione di Taiwan non può essere passata di generazione in generazione”.
Se Pechino dovesse attaccare Formosa, un soccorso militare degli Usa a Taipei sarebbe scontato, così come lo scoppio del terzo conflitto mondiale.
Terza guerra mondiale: ecco quando
Se tutti pensavano che Vladimir Putin avrebbe innescato una terza guerra mondiale in Ucraina, non abbiamo fatto i conti con un altro attore in campo: la Cina.
Il presidente cinese Xi Jinping è disposto a tutto pur di avere Taiwan e riunificare il Paese, un vero e proprio pallino del Pcc che nel 2017 ha stabilito che il riassorbimento dell’isola deve avvenire entro il 2049. Il pensiero degli Usa è stato quello che un attacco militare potrebbe avvenire entro il 2027.
Adesso però i tempi si stringono: le dichiarazioni di Xi aprono nuovi scenari e affrettano le cose. Anche l’ammiraglio Mike Gilday, capo delle operazioni navali della Marina, ha rivisto il timing ed è sicuro che l’invasione cinese di Taiwan ci sarà a breve.
All’Atlantic Council ha dichiarato: “Quando parliamo della possibilità che avvenga entro il 2027, io penso che la data sia già il 2022 oppure il 2023 ”.
Terza guerra mondiale: i timori di Taiwan
Dello stesso avviso dell’ammiraglio Gilday è Chen Ming-tong, direttore generale dell’Ufficio per la Sicurezza nazionale di Taiwan, che, durante un’audizione al Parlamento, non ha nascosto i timori di una terza guerra mondiale: “quando le condizioni economiche e politiche in Cina si deteriorano, come ora, loro possono avere bisogno di sviare la pressione interna e allora c’è la possibilità di un attacco a Taiwan”, dal momento che questa è la ricchissima “provincia cinese”, ipotizzando il conflitto già nel 2023.
Terza guerra mondiale: cosa dice il Taiwan Relations Act
Nel Taiwan Relations Act, firmato nel 1979, viene stabilito che gli Stati Uniti si impegnano a difendere Formosa in caso di un attacco da parte della Cina. Un impegno che è stato ribadito anche nella visita recente che la speaker della Camera Nancy Pelosi ha fatto a Taipei.
In soldoni, l’atto stabilisce che qualora Pechino dovesse attaccare nei prossimi mesi Taiwan, gli Usa sarebbero chiamati ad intervenire, con le conseguenze che tutti conosciamo: lo scoppio di una terza guerra mondiale tra la prima e la terza potenza al mondo.
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