Simone Micocci - 21 novembre 2018
Accorpamento Forestale-Carabinieri incostituzionale: quando ci sarà la sentenza della Consulta
L’accorpamento potrebbe essere cancellato: dipenderà dalla decisione della Corte Costituzionale che il prossimo anno si esprimerà in merito alla presunta incostituzionalità della riforma.
C’è molta attesa in queste settimane per la sentenza della Corte Costituzionale che decreterà il destino dell’accorpamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri.
Da parte del Ministro della Pubblica Amministrazione - Giulia Bongiorno - in più di un’occasione è arrivata la conferma della disponibilità del Governo di rivedere quanto fatto dalla precedente amministrazione Madia.
Tuttavia qualsiasi decisione in merito è stata rimandanta a dopo che la Corte Costituzionale si esprimerà sulla questione di incostituzionalità sollevata dal Tar dell’Abruzzo, secondo il quale l’accorpamento potrebbe costituire una violazione del principio di autodeterminazione tutelato dall’articolo 2 della Costituzione.
Nel dettaglio, secondo il Tar abruzzese l’accorpamento avrebbe violato il principio di autodeterminazione poiché ha costretto il personale del corpo forestale, con status giuridico civile, a passare in un corpo ad ordinamento militare.
La decisione dell’amministrazione Madia ha impedito al personale della Forestale di “esercitare una scelta pienamente libera e volontaria”, obbligandolo ad acquisire lo status giuridico di militare; ecco perché la Corte Costituzionale potrebbe ribaltare la decisione dell’ultimo Governo.
Per questo motivo la sentenza della Corte Costituzionale in merito alla possibile incostituzionalità dell’accorpamento è così attesa dall’ex personale della Forestale, il quale si chiede quando i giudici della Consulta si esprimeranno sulla questione. Vediamo quindi quanto bisognerà attendere ancora prima di sapere se effettivamente vi è stata una violazione del diritto di autodeterminazione.
Accorpamento Forestale-Carabinieri: la data dell’udienza
Come annunciato dall’avvocato Egidio Lizza, difensore degli ex forestali in questa spinosa vicenda, la questione della legittimità della soppressione del Corpo Forestale dello Stato e dell’assorbimento del suo personale nell’Arma dei Carabinieri verrà discussa - come stabilito dal presidente della Corte Costituzionale - il prossimo 19 marzo 2019.
In realtà l’udienza era attesa già per lo scorso giugno, tuttavia questa è slittata per l’intervento di una nuova ordinanza di rimessione con la quale il Tar Veneto ha condiviso i rilevanti profili di incostituzionalità della riforma Madia.
Ma su quali aspetti dovrà decidere la Corte Costituzionale? È sempre l’avvocato Lizza a fare chiarezza in merito, ribadendo che la “libertà di autodeterminazione degli individui deve prevalere su qualsiasi esigenza di riorganizzazione dell’amministrazione”.
Senza contare poi che la soppressione di un Corpo ad alta specializzazione, qual è appunto la Forestale - e la conseguente dispersione delle sue specialità - contrasta con i principi di efficienza dell’azione amministrativa.
Quale futuro per il Corpo Forestale?
Ovviamente non sappiamo quale sarà la decisione della Corte Costituzionale. Sappiamo però che in caso in cui la Consulta dovesse confermare la violazione del principio di autodeterminazione il Governo in carica sarà favorevole nel ripristinare la precedente suddivisione.
Infatti, lo stesso Ministro della Pubblica Amministrazione ha definito “folle” l’accorpamento, mentre il sottosegretario alla Difesa - Angelo Tofalo - ha confermato che si stanno valutando tutte le soluzioni possibili per “ripristinare la situazione precedente all’accorpamento”, rimandando però ogni decisione in merito a dopo la sentenza della Corte Costituzionale.
Prima di concludere, comunque, ricordiamo che la Corte Costituzionale non sarà l’unica a decidere in merito all’accorpamento; la questione, infatti, oggi è al vaglio anche delle competenti autorità europee - come il Comitato europeo dei diritti sociali - ai quali i sindacati degli ex Forestali,sciolti dopo l’accorpamento e oggi riuniti nella Federaziona Rinascita Forestale e Ambientale, si sono rivolti.
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