Paola Gentile - 14 febbraio 2022
Concussione e corruzione: quali sono le differenze?
Seppur simili la concussione e la corruzione presentano delle differenze alla modalità di compimento del reato.
Dopo esserci soffermati nello specifico sul reato di concussione e di corruzione, andiamo ad analizzare quali sono le differenze tra i due illeciti, considerati la maggior parte delle volte due facce della stessa medaglia.
Concussione e corruzione: da cosa sono caratterizzate
La caratteristica principale che differenzia concussione e corruzione è che la prima prevede la costrizione della vittima, la seconda la cooperazione della stessa.
Mentre la corruzione presuppone un accordo tra le parti, pubblico ufficiale e privato, con conseguente scambio di denaro “tangente o mazzetta” o di altri beni; la concussione fa leva sul potere in capo al pubblico ufficiale che lo esercita sulla vittima mediante una pressione tale da spingere il privato a dare o a promettere in maniera indebita, a lui o a un terzo, del denaro o qualcosa che gli sia utile.
Entrambi i reati vengono ascritti alla Pubblica amministrazione, nella fattispecie al pubblico ufficiale o all’incaricato del pubblico servizio e sono puniti con pene molto severe.
A seconda della gravità del reato, con la corruzione si rischiano fino a 12 anni di carcere, con altrettante pene severe anche per il corruttore; con il reato di concussione si rischiano fino a 12 anni di carcere e il divieto per 5 anni di contrattare con la Pubblica amministrazione.
Concussione e corruzione: cosa le accomuna
Ad accomunare i due reati è la circostanza nella quale viene maturato l’illecito. In entrambi i casi si tratta di reati contro la Pubblica amministrazione commessi da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio.
Entrambe vengono pianificate e concretizzate per ottenere o farsi promettere per sé o per una terza persona del denaro o altri benefici.
Concussione e corruzione: le differenze
Come già evidenziato la differenza tra concussione e corruzione sta nella “modalità”.
Costrizione per la concussione, cooperazione per la corruzione, con differente trattamento sanzionatorio.
Tuttavia, le discrepanze tra le due sono molto sottili e spesso di non facile comprensione.
L’Italia, infatti, è uno dei pochi Paesi al mondo ad avere questa differenziazione nel suo ordinamento giuridico proprio per tutelare e incentivare il buon andamento e l’imparzialità della PA; mentre negli altri Stati la concussione è integrata nella corruzione.
Nella corruzione, sia il corrotto che il corruttore ottengono entrambi un vantaggio, nella concussione, invece, il cittadino deve soccombere dinnanzi ai soprusi del pubblico ufficiale che è l’unico ad ottenere un vantaggio.
Come sottolineato dalla Suprema Corte di Cassazione, nella corruzione i soggetti coinvolti (pubblico ufficiale e privato) giungono ad un accordo per avere entrambi un “utile”; nella concussione questo scambio reciproco non esiste poiché è il pubblico ufficiale ad avere la meglio, proprio in virtù del suo potere derivatogli dalla carica che ricopre, imponendo al privato la prestazione.
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