Paola Gentile - 4 marzo 2022
Disastro nucleare: quali conseguenze e come difendersi
L’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhya è la minaccia russa di una guerra nucleare che, se dovesse scoppiare, distruggerebbe tutta l’Europa.
Il nono giorno di conflitto russo-ucraino si è parto con un attacco russo a Zaporizhzhya, una delle più grandi centrali nucleari dell’Ucraina e dell’Europa, situata nei pressi della località di Enerhodar, che fornisce all’Ucraina il 25% dell’energia elettrica di cui ha bisogno.
Non si placa, dunque, l’offensiva della Russia che, proprio nulla giornata di ieri, aveva chiesto un cessate il fuoco temporaneo per aprire dei corridoi umanitari e mettere in salvo i civili chiusi da giorni nei bunker.
A nulla è servito il secondo round del tavolo negoziale svoltosi ieri nella regione di Brest, in Bielorussia, con la delegazione ucraina che ha chiesto alla Russia un cambio di passo, altrimenti non si giungerà mai ad un accordo.
I bombardamenti sull’Ucraina non si sono mai fermati, con le sirene che preannunciavano nuovi pesanti attacchi a nord-est e nuovamente su Kharkiv, città strategica dopo la capitale Kiev.
Poi, nella notte, l’attacco alla centrale nucleare. Il Presidente dell’Ucraina Zelensky è sicuro che Vladimir Putin voglia “ripetere la catastrofe di Chernobyl” e ha rivolto un accorato appello:
“Vogliamo allertare il mondo sul fatto che nessun Paese al di fuori della Russia aveva mai sparato contro centrali nucleari. È la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell’umanità. Questo Stato terrorista ora ricorre al terrore nucleare”.
Disastro nucleare: cosa è successo a Zaporizhzhya
Nella notte, precisamente all’una, le forze russe hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, la più grande del Paese e dell’intera Europa.
La notizia è stata diffusa dall’agenzia statunitense Bloomberg, citando l’Associated Press che ha specificato che l’unità 1 della centrale è stata colpita e intorno al sito è divampato un incendio.
Intervenire non è stato semplice, dal momento che i Vigili del Fuoco erano sotto tiro delle armi da fuoco russe.
Viene precisato inoltre che i reattori non sono stati colpiti, l’incendio è stato domato intorno alle 7:20 italiane, e le radiazioni di fondo della centrale sono normali. I russi avrebbero colpito le palazzine esterne al perimetro dei reattori. Ma l’attacco resta comunque gravissimo e getta ancora più nel panico la popolazione non solo ucraina ma dell’intera Europa.
L’Ucraina dispone di 15 reattori nucleari dislocati in 4 centrali atomiche, tra cui quella colpita dai russi che ne hanno preso il controllo, oltre ad aver già occupato quella di Chernobyl che usano come deposito di armi.
La centrale di Zaporizhzhya è strategica poiché si trova vicino a Enerhodar, nei pressi dell’estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada tra la città assediata di Maripuol e quella occupata dai russi di Kherson.
“Se scoppia la centrale sarà 10 volte più grande di Chernobyl” ha scritto su Twitter il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Disastro nucleare: i timori dell’AIEA
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (AIEA) ha fatto sapere che le attrezzature essenziali della centrale di Zaporizhzhya non sono state compromesse dall’incendio e il personale sta prendendo le misure per la messa in sicurezza del sito.
L’AIEA ha poi rivolto un accordato appello alla Russia chiedendo di cessare immediatamente le azioni contro i siti nucleari.
Disastro nucleare: cosa succederebbe
L’eventuale esplosione di una capsula darebbe vita ad un’immensa palla di fuoco (il cosiddetto fungo atomico) che, trasformandosi in vapore, si innalzerebbe verso l’alto, insieme al suolo e all’acqua. Gli elementi radioattivi dell’ordigno atomico si mescolerebbero con il materiale vaporizzato.
Una volta raffreddatosi si scorporerebbe in piccole particelle che, ricadendo sulla terra come una pioggia, causerebbero distruzione e morte in un’area molto estesa.
Chi si trova nelle vicinanze del sito esploso rischia:
- Lesioni fisiche, traumi e morte immediata a causa dell’onda d’urto;
- Ustioni dovute al calore sprigionato:
- Cecità temporanea o permanente a causa della luce liberata dall’esplosione;
- Avvelenamento da radiazioni.
Oltre alla contaminazione di acqua, alimenti e aria, infettata dalle radiazioni.
Disastro nucleare: come difendersi
Secondo le indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), chi si trova nei pressi dell’esplosione nucleare deve:
- Voltarsi e chiudere gli occhi;
- Sdraiarsi a terra, faccia in giù, con le mani sotto il corpo;
- Mantenere la posizione finché il calore e le due onde d’urto non si siano placate.
Se ci si trova all’aperto occorre:
- Coprire bocca e naso;
- Rimuovere la polvere posatasi sui vestiti, continuando a proteggere naso e bocca;
- Trovare un rifugio dove nascondersi, preferibilmente un seminterrato;
- Liberarsi il prima possibile degli indumenti contaminati.
Se si è già al chiuso bisogna:
- Proteggere naso e bocca;
- Spegnere i sistemi di ventilazione e sigillare porte e finestre;
- Rimanere dentro finché le Autorità non dispongono diversamente;
- Quando si esce, coprire sempre naso e bocca con un asciugamano umido;
- Utilizzare acqua e cibo confezionati. Bollire l’acqua non servirebbe a nulla;
- Detergersi, medicare e fasciare tutte le eventuali ferite.
Se scoppia un’esplosione nucleare e si è in macchina o in qualsiasi altro mezzo di locomozione, bisogna rifugiarsi immediatamente un luogo al chiuso. Le stesse regole valgono per gli animali domestici.
Le ripercussioni sulla salute possono essere a breve o lunga distanza e dipendono dalle modalità e dalle tempistiche di esposizione.
Il manifestarsi di inappetenza, febbre e convulsioni sono i primi sintomi di una malattia acuta da radiazione.
L’esplosione di uno dei reattori di Zaporizhzhya provocherebbe un disastro, milioni di scorie radioattive si propagherebbero in tutta Europa che verrebbe totalmente contaminata, secondo quando riportato dall’esperto ucraino Dmytro Gumenyuk.
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