È legale uscire con il passamontagna?

È legale uscire con il passamontagna?

Scopriamo quando è legale uscire con il passamontagna e quando vietato.

Le temperature stanno lentamente scendendo e in questo periodo dell’anno è difficile capire come vestirsi adeguatamente. Tra i tanti dubbi in materia di abbigliamento, con l’avvicinarsi dell’inverno si apre una domanda che poco ha a che fare con il comfort e l’estetica, bensì con la legge.

Molti si domandano se sia legale uscire con il passamontagna, un capo di abbigliamento che maschera completamente il volto di chi lo indossa. Anche se la sua funzione principale è quella di proteggere il viso da vento e freddo, nell’immaginazione comune questo accessorio si associa spesso a contesti poco leciti. L’esempio più classico è quello del rapinatore.

Ecco che qualche dubbio sull’uso del passamontagna è più che legittimo, anche in considerazione del fatto che in certe situazioni i cittadini devono essere identificati o comunque identificabili. Rinunciare a priori non è un’alternativa giusta, soprattutto per chi esce di casa il mattino presto o torna tardi per lavoro ed è più esposto al gelo. Vediamo quindi cosa prevede la legge.

È legale uscire con il passamontagna?

In linea generale, non è legale uscire con il passamontagna. Questo perché il Testo unico di pubblica sicurezza vieta di indossare caschi, indumenti o accessori che impediscano il riconoscimento. Nei luoghi pubblici o aperti al pubblico tutti i cittadini devono essere identificabili. Nel dettaglio, l’articolo 5 della legge n. 152/1975 (per l’appunto Disposizioni a tutela dell’ordine pubblico) stabilisce quanto segue:

È vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo.

Il divieto è quindi generalizzato, ma lascia spazio a delle eccezioni, ovvero il giustificato motivo. Sull’argomento si è spesa una vasta giurisprudenza, ma si può definire questa eccezione come una motivazione plausibile per necessità, finalità e contesto. Bisogna intanto considerare le condizioni meteorologiche. Indossare un passamontagna in piena estate è evidentemente sospetto, oltre che ingiustificato. Con freddo e neve, ad esempio in montagna, assume tutt’altra rilevanza.

È anche interessante notare che la disposizione non fa distinzioni di sorta tra i vari elementi idonei a oscurare il volto di chi li indossa. Passamontagna, maschere carnevalesche, velo integrale islamico, caschi da moto integrali sono tutti accessori che impediscono l’immediato riconoscimento del cittadino.

Nei luoghi pubblici e aperti al pubblico sono quindi ammessi soltanto in presenza di un motivo giustificato anche in relazione alle circostanze. In ogni caso è fondamentale che il cittadino, in caso di richiesta da parte delle forze dell’ordine, non si opponga al riconoscimento.

Bisogna inoltre tenere conto di eventuali disposizioni specifiche, previste ad esempio dall’istituto scolastico o dal datore di lavoro (lecite entro i fini della sicurezza pubblica), nonché del divieto assoluto relativo alle manifestazioni. In queste occasioni il volto coperto è assolutamente proibito.

Cosa rischia chi esce con il passamontagna?

Chi viola il divieto previsto dalla normativa sulla sicurezza pubblica e quindi indossa un passamontagna in luogo pubblico o aperto al pubblico senza un giustificato motivo commette un illecito amministrativo. Il soggetto è dunque soggetto alla sanzione amministrativa da 10 a 103 euro. Chi copre il volto in occasione di una manifestazione, invece, è punito con l’arresto da 1 a 2 anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro.

C’è poi il caso estremo, ossia indossare il passamontagna fuori contesto, senza validi motivi e insieme ad altri elementi indizi di reato. Per esempio, la sentenza n. 40912/2015 della Corte di Cassazione ha riconosciuto il reato di tentata rapina ad alcuni individui che indossavano il passamontagna, oltre a guanti in lattice, armati di coltello a serramanico nei pressi dell’ingresso di un supermercato in ora notturna, la cui presenza nell’area era stata già rilevata il giorno prima.

Al di là di situazioni tanto particolari, è bene ricordare che le forze dell’ordine possono intimare l’’dentificazione e approfondire elementi ritenuti sospetti. Collaborare è fondamentale. Consentendo il riconoscimento si potrebbe anche evitare la sanzione pecuniaria, mentre opporsi alle forze dell’ordine configura un reato.

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