Andrea Pastore - 7 ottobre 2021
Green pass dipendenti pubblici: regole, sanzioni e possibilità smart working
Dal 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione. Anche chi opera in smart working dovrà averlo.
Dal 15 ottobre 2021 il green pass sarà obbligatorio nei luoghi di lavoro sia delle imprese privare che della Pubblica Amministrazione.
Il 16 settembre del 2021, il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto-legge che estende l’obbligo di green pass per l’accesso ai luoghi di lavoro a partire dal 15 ottobre. Per i dipendenti che non avranno la certificazione verde non sarà consentito svolgere la propria attività, sono previste alcune sanzioni per chi non rispetta le norme.
Anche chi lavora da remoto non potrà sottrarsi all’obbligo: chi opera in smart working deve possedere il green pass per poter lavorare.
Le regole per la Pubblica Amministrazione
Come abbiamo già accennato il green pass sarà reso obbligatorio dal prossimo 15 ottobre. Per ottenere la certificazione verde basterà vaccinarsi, risultare negativo ad un test contro il virus o aver sviluppato gli anticorpi per contrastare il virus, questi potranno essere controllati tramite un test sierologico.
Sia chi svolge fisicamente l’attività lavorativa che chi opera da remoto, smart working, dovrà presentare il green pass ai responsabili individuati dalle varie strutture pubbliche, pena la sospensione dello stipendio e del rapporto lavorativo.
A chi si applica
È tenuto a essere in possesso dei Certificati Verdi il personale delle Amministrazioni pubbliche. Anche per i soggetti che lavorano in smart working.
L’obbligo riguarda inoltre il personale di Autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d’Italia, enti pubblici economici e organi di rilevanza costituzionale. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice.
Inoltre, l’obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni.
Dove si applica
Il possesso e l’esibizione del green pass sono richiesti per accedere ai luoghi di lavoro delle strutture prima elencate.
Chi effettua i controlli
Sono i datori di lavoro a dover verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre devono definire le modalità per l’organizzazione delle verifiche. I controlli saranno effettuati preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione.
I datori di lavoro, inoltre, individuano i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle eventuali violazioni.
Le sanzioni
Chi lavora nella Pubblica Amministrazione e non provvisto di green pass rischia l’assenza ingiustificata sul luogo del lavoro con annessa sospensione dello stipendio già dal primo giorno. Inoltre, è prevista anche la sospensione del rapporto di lavoro. La condizione normale potrà essere ripresa con la presentazione della certificazione verde.
Per coloro che sono colti senza la Certificazione sul luogo di lavoro è prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro e restano ferme le conseguenze disciplinari previste dai diversi ordinamenti di appartenenza.
Le parole di Brunetta
Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, durante la conferenza stampa del 36iesimo Consiglio dei Ministri, ha espresso parole di soddisfazione in merito alla decisione del Governo Draghi:
La novità di questo provvedimento è la strategia universalistica: andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro pubblico e privato (il privato dipendente e autonomo). Un insieme di 23 milioni di lavoratori, di cui 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Praticamente tutto il capitale umano attivo del Paese che in gran parte è già vaccinato e già dotato di green pass.
Mancano otto giorni all’entrata in vigore delle nuove normative, i dipendenti della Pubblica Amministrazione che non sono vaccinati sono circa il 2,5 % dei 3,2 milioni. La copertura dovrebbe aumentare in vista dell’entrata in vigore del decreto.