Luna Luciano - 16 luglio 2021
Marchi falsi: cosa rischia chi acquista merce contraffatta
Prodotti firmati taroccati. Dopo le multe salate per le Vip che compravano borse firmate false, vediamo quali sono rischi di chi compra merce falsa.
Borse da sogno che si trasformano in veri incubi legali. L’abbigliamento e gli accessori rappresentano il 30% dell’intero settore della contraffazione e la richiesta di beni di lusso è in costante aumento.
A cedere alla tentazione di una borsa firmata falsa, pagata a prezzo ridotto, sono in molti, anche le Vip di Roma Nord. Proprio in questi giorni è stato infatti scoperto un giro di affari di merce contraffatta da circa 850mila euro, cifre da far girare la testa a molti.
Eppure nonostante ci sia una grande consapevolezza che questo traffico sia illegale - come può una borsa da 20mila euro essere venduta ad appena 500 euro ? - molte persone ancora ignorano i rischi che corrono.
Davanti alla legge infatti non è responsabile solo chi vender ma anche chi acquista merce contraffatta. Vediamo meglio nel dettaglio cosa accade ai singoli acquirenti.
Borse false: la vicenda delle VIP di Roma
Proprio nella “Roma per bene”, ossia nei quartieri di Roma Nord, si è consolidato un traffico illegale di merce contraffatta. Una donna vendeva nella propria abitazione borse false, riuscendo in tre anni a intascarsi 850mila euro.
Borse firmate come Gucci, Bottega Veneta, Hermes, Louis Vuitton, dai prezzi originali che sfioravano alcuni le 20mila euro, venivano rivendute a 300 o 500 euro. Un’offerta talmente allettante che ha attirato anche volti noti della TV italiana, come l’attrice Michela Quattrociocche, ex moglie del calciatore Alberto Aquilani che ha smentito le accuse, la presentatrice TV Teodora Rutigliano, e ancora la parrucchiera di Ilary Blasi.
La donna responsabile della vendita delle borse taroccate, dovrà rispondere in tribunale anche di evasione fiscale, così come dovranno rispondere alla legge anche le famose acquirenti.
Cosa rischia chi vende merce contraffatta
Chi vende merce falsa, come le borse taroccate, viola l’articolo 473 del codice penale (“Contraffazione, alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno o di prodotti industriali”), e non solo. A seconda della gravità il reato è punito in maniera proporzionale. Infatti il venditore rischia:
- la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 2.500 euro a 25mila euro per il reato di contraffazione
- la reclusione fino a due anni e la multa fino a 20mila euro per introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, (articolo 517 del codice penale)
- la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 2.582 euro a 15.493 euro per la vendita di DVD o CD privi di contrassegno SIAE;
- la reclusione da due a otto anni e con la multa da 516 euro a 10.329 euro per il reato di ricettazione
Inoltre se il venditore è cittadino comunitario con permesso di soggiorno, l’eventuale condanna potrebbe provocare revoca del permesso e l’espulsione dall’Italia.
Cosa rischia chi acquista merce contraffatta
Chi acquista merce contraffatta per uso personale rischia una sanzione amministrativa fino a 7.000 euro. Ovviamente la faccenda cambia se l’acquirente ha intenzione diffondere e vendere (e quindi non per uso personale) la merce falsa.
In tal caso il compratore sarà accusato del reato di ricettazione, e quindi punito con una reclusione da due a otto anni e con la multa da 516 euro a 10.329 euro.
Quando non viene punita la contraffazione?
In soli tre casi il compratore non è punibile di contraffazione:
- falso grossolano. Una falsità talmente evidente da non trarre in inganno nessuno;
- falso innocuo. Una falsità non grossolana ma che non produce alcun danno;
- falso inutile. Una falsificazione di un documento giuridicamente inesistente.
Rischi alimentati dal traffico di merce contraffatta?
In Italia la vendita di merce contraffatta produce un fatturato di ben 7 milioni di euro e coinvolge 110mila lavoratori tolti dal mercato legale. Se non si è ancora convinti comprare merce contraffatta reca diversi danni:
- Il rischio per la salute. La merce non essendo tutelata potrebbe contenere elementi nocivi per la salute dell’uomo.
- Il rischio per l’ambiente. In assenza dell’applicazione delle norme in vigore, i prodotti potrebbero contenere elementi nocivi per l’ambiente.
- Lo sfruttamento del lavoro. Se in molti pensano di fare del bene pagando ad esempio i migranti che vendono questa merce contraffatta in realtà non fanno altro che aumentare un meccanismo che grava sulle spalle di dipendenti irregolari e sottopagati che operano senza norme di sicurezza.
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