Aurora Marinaro - 26 giugno 2024
Ok ai lavori nella Caserma Marinalles, per il SIM Marina la visita sul posto funziona ancora
Il SIM Marina visita la Caserma Marinalles e ottiene la ristrutturazione dell’area bagni, ecco che la visita di controllo si conferma uno strumento efficace.
Anche oggi bisogna parlare delle precarie condizioni abitative in cui sono costretti i militari in alloggi e scuole, spesso poco decorose, che stanno richiedendo la massima attenzione dei sindacati di categoria. In particolare il SIM Marina, che ha utilizzato con successo uno strumento innovativo e poco usato, ma di grande utilità per le Associazioni sindacali tra professionisti militari, ovvero la visita alle strutture, da potersi effettuare con il previsto preavviso.
Anzi, questo sindacato è stato il primo nell’ambito della Marina Militare a far fruttare le prerogative di questo strumento normativo, nel dettaglio quando si è recato presso la scuola sottufficiali La Maddalena, dove infatti è stata chiusa la mensa degli allievi. In tal proposito, abbiamo appreso che proprio in questi ultimi giorni è stata effettuata dal sindacato un’ulteriore visita, questa volta presso la Caserma Marinalles - Ugo Botti a La Spezia.
Sim Marina alla Caserma Marinalles, ok subito al rifacimento dei bagni
Il 20 giugno i rappresentanti di SIM Marina hanno effettuato una visita presso la Caserma Marinalles (Marina allestimenti) Ugo Botti di La Spezia, dove vivono temporaneamente i militari destinati all’allestimento delle navi, ai quali viene dato alloggio mentre le navi che dovrebbero ospitarli vengono sottoposte a lavori di ammodernamento e ristrutturazione.
Il personale militare, più di 500 lavoratori, ha lamentato alcune situazioni di disagio che sono state appurate dal sindacato, che si è attivato per una risoluzione. Il SIM Marina, che ha effettivamente riscontrato le criticità lamentate dai militari, ha però particolarmente apprezzato l’atteggiamento costruttivo del Comando, con cui è stato possibile interfacciarsi in maniera “netta, trasparente e leale”.
Di fatto, è stato così ottenuto l’immediato avvio di un percorso di miglioramento, con la ristrutturazione di tutta la zona bagni. Sono inclusi nel progetto lavori considerevoli, in ascolto dei problemi dei militari, tra cui la completa sostituzione dei bagni alla turca, l’ammodernamento degli impianti, la sostituzione degli infissi.
La visita del sindacato sul posto, uno strumento che funziona
È evidente che questo modo di fare attività sindacale sta portando i suoi frutti, soprattutto per la capacità di combinare fermezza nella difesa dei militari con l’ascolto e il confronto senza sconti ma fatto in maniera aperta e costruttiva con l’amministrazione militare. Il SIM Marina, comprensibilmente soddisfatto di questo ulteriore traguardo, non ha potuto che portare l’attenzione sulla delicatezza della situazione.
Nello specifico, il sindacato intende confermare il suo distacco da metodi diversi di rapportarsi, soprattutto quando i differenti approcci si traducono in attacchi a l’una o l’altra parte, peraltro spesso non supportati da visite oggettive sul campo. L’allarmismo e la generalizzazione non possono essere di aiuto.
Purtroppo, accade che i problemi riscontrati dai lavoratori vengano banalizzati e che addirittura il personale venga accusato, più o meno velatamente, di aver mosso lamentele pretestuose per un tornaconto personale o per rappresaglie interne. Ovviamente, può capitare anche l’inverso, con Associazioni sindacali “spregiudicate” che si scagliano contro l’amministrazione militare o verso determinati i Comandi senza aver dapprima appurato la veridicità delle segnalazioni.
Bisognerebbe però ricordare che una soluzione a queste delicate situazioni esiste ed è appunto lo strumento di visita sul posto, che i sindacati possono legittimamente esercitare dando il preavviso richiesto dalla legge. Soltanto così è possibile un’attività sindacale onesta e obiettiva, che possa effettivamente impegnarsi per la difesa dei diritti del personale.
Ecco cosa ne pensa il SIM Marina:
L’utilizzo sapiente e non strumentale del diritto di visita da parte dei sindacati, è uno strumento fondamentale e di grande aiuto per il personale ma anche per la Forza Armata. Pensare di tentare di comprimere questa prerogativa, sarebbe nefasto perché porterebbe non tanto ad arginare il diritto di visita quanto invece a totalmente canalizzare verso altri poli, come ad esempio i media oppure gli organi giudiziari/investigativi, le doglianze dei militari, con conseguenze potenzialmente molto pesanti anche in termini di immagine per la Forza Armata.
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