Paola Gentile - 5 marzo 2022
Patente nautica: come si prende, tempi e limiti di navigazione
Il mare ha le sue regole e per navigare è necessario avere la patente nautica. Vediamo come fare per ottenerla.
Dopo aver illustrato le modalità per acquisire la patente di guida che consente di condurre veicoli e ciclomotori su strada, ora ci spostiamo in mare, fornendo tutte le informazioni necessarie per acquisire la patente nautica.
A seconda delle miglia, della tipologia di mezzo di navigazione e della relativa categoria di patente ci sono tempi e costi. Inoltre, la patente nautica si acquisisce previo superamento di due esami.
Il decreto ministeriale n 146 del 2008, che ha per oggetto l’art. 65 del decreto legislativo n.171 del 2005, ha eliminato la distinzione delle unità da diporto in relazione al mezzo di propulsione, classificando le imbarcazioni in:
- Natanti: barche a motore o a vela di lunghezza inferiore a 10 metri;
- Imbarcazioni: barche a motore o a vela di lunghezza compresa tra i 10 e i 24 metri;
- Navi da diporto: unità superiori ai 24 metri di lunghezza.
Patente nautica
Patente nautica: le tipologie
Le patenti nautiche si dividono in 3 tipologie:
- Tipologia A, per comando, condotta di natanti e imbarcazioni da diporto. Se l’imbarcazione ha un motore superiore a 30kw o a 40,8cv serve la patente nautica anche per navigare sotto costa;
- Tipologia B, per comando di imbarcazioni da diporto con lunghezza superiore a 24 metri;
- Tipologia C, per la direzione nautica dei natanti e imbarcazioni da diporto.
Patente nautica: quando è obbligatoria
Il possesso della patente nautica è obbligatorio per:
- Condurre navi con lunghezza superiore ai 24 metri;
- Condurre natanti inferiori ai 24 metri;
- Condurre qualsiasi tipo di imbarcazione oltre le 12 miglia dalla costa e/o con motore di potenza superiore ai 30 kW (40,8 Cv);
- Guidare una qualsiasi imbarcazione con potenza massima 40,8 Cv, nella norma, ma con cilindrata superiore a 750 cc, se a carburazione a due tempi o a 1000 cc, se a carburazione a 4 tempi fuoribordo, o se a iniezione diretta; o superiori a 1300 cc, se a carburazione a 4 tempi entrobordo o a 2000 cc, se a motore diesel;
- Guidare moto d’acqua indipendentemente dalla distanza dalla costa;
- Guidare imbarcazioni adibite allo sci nautico.
Patente nautica: quando non è obbligatoria
Il possesso della patente nautica non è obbligatorio per guidare:
- Barche a motore di lunghezza inferiore ai 10 metri;
- Barche a vela di lunghezza inferiore a 6 metri, senza superare le 6 miglia marine, con uno motore inferiore a 40.8 cavalli;
- Gommoni entro la distanza massima di 6 miglia dalla costa, purché il motore non superi i 40 cavalli.
Per evitare di conseguire la patente, oltre al rispetto dei parametri appena indicati, occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Avere compiuto 18 anni per poter condurre le imbarcazioni da diporto;
- Avere compiuto 16 anni per poter guidare i natanti da diporto;
- Avere compiuto 14 anni per poter navigare a bordo di natanti a vela con superficie velica superiore ai 4 metri quadrati e per unità a remi entro 1 miglio dalla costa.
Patente nautica: chi non può prenderla
Coloro i quali compiono reati di carattere abituale, professionale o sono sottoposti a misure di sicurezza personali o preventive, o ha ricevuto condanne con pene detentive pari o superiori a 3 anni, non possono richiedere la patente di guida.
A questi si aggiungono le persone affette da malattie fisiche, psichiche, con deficienze organiche o minorazioni psichiche, anatomiche o funzionali, come gli epilettici.
Patente nautica: come si consegue
Per conseguire la patente nautica occorre iscriversi ad una scuola guida, così come avviene per la patente B. Tuttavia, è possibile iscriversi all’esame teorico anche da privatista.
La scuola nautica certificata consente di acquisire tutte le informazioni necessarie per il superamento delle prove di teoria e pratica.
La prova di teoria (20 quesiti a risposta multipla) verte sulle regole della navigazione in mare e occorre studiare i seguenti argomenti:
- Codice della navigazione;
- Teoria della nave;
- Funzionamento del motore;
- Cenni di meteorologia;
- Abbordi in mare;
- Circolazione nelle acque interne.
Per il superamento è necessario rispondere esattamente ad almeno 16 domande in 30 minuti.
La prova pratica, invece, si svolge a bordo di una nave da diporto o di un’unità da traffico lunga almeno 24 metri.
Per i neopatentati è obbligatorio avere a bordo almeno una persona con il certificato limitato di radio telefonista, valido per le navi di stazza lorda fino a 150 tonnellate.
Patente nautica: tempi, costi e scadenze
I tempi per il conseguimento della patente nautica variano a seconda delle tipologie sopra elencate. Per la tipologia A, i corsi durano circa 2 mesi e mezzo. Per le altre, i tempi sono più lunghi.
A seconda della tipologia, la patente nautica ha un preciso costo:
- 900,00€ entro le 12 miglia (limitata al motore);
- 900,00€ entro le 12 miglia (motore a vela);
- 1.000€ senza limiti di miglia per motore e vela;
- 1.200€ entro le 12 miglia + senza limiti per vela +motore;
- 2.400€ patente nave da diporto.
La patente nautica ha una validità di 10 anni per chi ha compiuto 60 anni e 5 anni per gli over60. Può essere rinnovata in qualsiasi momento, anche dopo molti anni dalla scadenza.
La patente nautica viene rilasciata dagli Uffici marittimi e provinciali della motorizzazione, previa domanda di iscrizione presso gli uffici della Capitaneria di Porto presso il comune di residenza.
Patente nautica: sanzioni per chi naviga senza
Coloro i quali si mettono alla guida di un’imbarcazione senza la patente nautica rischiano sanzioni pecuniarie da 2.066€ a 8.263€. Importi che raddoppiano se l’imbarcazione è una nave da diporto.
Mentre, se ci si mette alla guida avendo dimenticato la patente a casa, le sanzioni pecuniarie vanno da 50,00€ a 500,00€ (nei casi in cui si è lasciato la patente a casa).
Con il benestare della Camera alla proposta di legge per l’introduzione della patente nautica a punti, ora si attende il parere favorevole del Senato.
La patente si doterebbe di 20 punti che possono essere decurtati in caso di violazioni e incidentalità dei “comandanti”; oltre alla nascita di un Archivio nazionale delle unità da diporto, dove vengono inseriti i dati relativi alle imbarcazioni.
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