Poliziotto aggredito per aver tentato di far spegnere un incendio doloso

Poliziotto aggredito per aver tentato di far spegnere un incendio doloso

Un poliziotto libero dal servizio è stato aggredito e malmenato per aver cercato di fermare cinque persone che stavano bruciando dei rifiuti per strada.

Ennesima aggressione, ennesima volta contro un rappresentante dello Stato; è successo a Napoli, la scorsa domenica.

Un poliziotto, che appena visto bruciare dei rifiuti per strada è intervenuto per chiedere di spegnere l’incendio, è stato aggredito da cinque persone che hanno dapprima tentato di sottrargli l’arma di ordinanza e poi lo hanno malmenato facendolo finire in ospedale.

L’accaduto

Il poliziotto, residente nelle vicinanze di Via Nuova del Campo, verso le 12:00 di domenica scorsa, ha visto dal suo balcone alcune persone che stavano liberamente bruciando dei rifiuti sul marciapiede.

Come affermato dall’agente stesso, si trattava di scarti provenienti dalla vendita di fiori nell’esercizio commerciale di uno degli aggressori. A bruciare erano rami secchi, cassette, vasi di plastica e tutto materiale che emanava fumo nero e rendeva l’aria insopportabile.

L’agente, dopo aver visto le fiamme, ha chiesto subito l’intervento dei Vigili del Fuoco e il supporto alla centrale operativa del 113. Subito dopo è sceso per strada, si è recato dai delinquenti esibendo il tesserino di riconoscimento ed ha chiesto di spegnere il fuoco che veniva continuamente alimentato.

L’aggressione

Il tentativo di bloccare l’illecito non ha avuto buon esito anzi, non solo i responsabili si sono rifiutati di spegnere le fiamme, ma hanno subito circondato il poliziotto con tono minaccioso. Il primo ad avvicinarsi è stato Salvatore Palumbo (50 anni) che lo ha afferrato per il collo e ha provato a sottrarre la pistola che l’agente portava con sé.

Sempre Palumbo, non riuscendo nel suo intento, ha iniziato a colpirlo con dei pugni al volto ed ha trovato il tempestivo supporto di Luigi e Michele Carbone, gemelli di 27 anni e di un altro ragazzo, minorenne. Insieme hanno proseguito l’aggressione e, ferendo vistosamente l’agente, sono riusciti a strappargli l’arma di ordinanza.

L’arrivo dei soccorsi

Solo con l’arrivo degli altri poliziotti si è evitata la strage.

I colleghi dell’agente lo hanno prontamente liberarlo dalle mani degli aggressori e subito dopo hanno recuperato l’arma rubata che nel frattempo era stata nascosta nel negozio di fiori del quinto aggressore, Carbone Nunzio, di 55 anni.

Le conseguenze

Dopo aver calmato le acque, gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio di Prevenzione Generale hanno arrestato tutti e cinque gli aggressori. I maggiorenni sono stati portati presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale mentre il 16enne è stato trasferito al centro di prima accoglienza di Napoli Colli Aminei.

Sono stati tutti accusati di rapina pluriaggravata in concorso tra loro, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali dolose e combustione illecita di rifiuti.

Il poliziotto aggredito invece è stato accompagnato presso l’ospedale San Giovanni Bosco dove è stato ricoverato. Nel referto si legge che ha subito contusioni multiple escoriate al volto, al capo, agli arti ed è manifesta la presenza di segni di soffocamento.

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