Paola Gentile - 21 febbraio 2022
Prendere la patente D, guida completa: procedure, tempi e costi
Per guidare gli autobus occorre la patente D. Scopriamo come conseguirla e quanto costa.
Se per i veicoli e i ciclomotori basta aver conseguito la patente A, per le automobili e i motocicli la patente B e la patente C è indispensabile per condurre i mezzi pesanti per trasporto solo di merci o anche persone; la patente D è necessaria per guidare gli autobus e i pullman.
Ricordiamo inoltre che la patente di guida deve essere sempre accompagnata dalla polizza RCA e dal libretto di circolazione.
Vediamo ora tutto l’iter necessario per conseguire la patente D.
Patente D: varie tipologie e quali veicoli di possono guidare
La patente D rientra nelle patenti di categoria superiore e professionale e si può conseguire dopo essere già stati abilitati alla patente B, e permette di guidare veicoli adibiti al trasporto di persone, superando le restrizioni ad 8 passeggeri più il conducente previste dalla patente B.
Con la patente D1 (età minima 21 anni) è possibile guidare:
- Autoveicoli per trasporto di persone (autobus e filobus) con numero di posti totali superiore a 9 e inferiori a 17 (posto del conducente compreso) ad uso proprio, anche trainanti un rimorchio leggero;
- Veicoli della categoria B.
Con la patente D1E (età minima 21 anni) è possibile guidare:
- Autobus con lunghezza massima di 8 metri e capienza massima di 17 posti, anche trainati da rimorchio oltre i 750kg.
Con la patente D (età minima 24 anni) è possibile guidare:
- Autobus e minibus - ovvero mezzi di trasporto di persone con una capacità superiore a 9 persone, incluso il conducente;
- Veicoli con rimorchio, purché quest’ultimo non superi i 750kg;
- Tutti i veicoli compresi dalle patenti B e AM, vale a dire ciclomotori e autovetture fino a 3,5 tonnellate.
Con la patente DE (età minima 21 anni) è possibile guidare:
- Autobus senza limiti di posti e misure, adibiti al trasporto di merci e persone, con rimorchio di oltre i 750kg.
Diventa obbligatoria l’abilitazione CQC (Carta di Qualificazione del Conducente). Per ottenerla basta seguire un corso specifico.
Patente D: quali i requisiti
Oltre all’età minima per poterla conseguire, la patente D presuppone dei requisiti indispensabili quali:
- Capacità uditiva ottimale e integra;
- Non avere alterazioni o condizioni invalidanti agli arti, come protesi o altri dispositivi di compensazione;
- Vista di 4/10 da ogni occhio e di 12/10 complessivamente, anche tramite l’uso di lenti a contatto con determinate caratteristiche tecniche.
Patente D: come si consegue
Per ottenete la patente D occorre superare un esame teorico e uno pratico e ci si può iscrivere ad una Scuola Guida.
In alternativa, è possibile prendere la patente da privatista, sostenendo l’esame teorico presso la Motorizzazione Civile; mentre per quello pratico occorre necessariamente recarsi in un’autoscuola.
I documenti necessari da presentare sono:
- Modello TT 2112 compilato;
- Ricevute di pagamento dei bollettini prestampati per un totale di 74,40€;
- Certificato rilasciato dal medico di base;
- N. 3 fototessere recenti e senza accessori come cappelli con visiera;
- Fotocopia del documento d’identità, della patente e del codice fiscale.
Patente D: in cosa consiste la prova teorica e quella pratica
L’esame della teoria comprendere la risoluzione di 40 domande ad opzione vero/falso, con 40 minuti di tempo a disposizione per risolverli. Si possono commettere fino a 4 errori e in caso di bocciatura si può ripetere l’esame due volte entro sei mesi dalla presentazione della domanda. In caso di doppia bocciatura è necessario iscriversi di nuovo.
Le domande verteranno su:
- Segnaletica stradale orizzontale e verticale;
- Regole di comportamento alla guida;
- Distanza di sicurezza e precedenze;
- Prevenzione degli incidenti stradali;
- Documenti di guida e formalità amministrative;
- Funzionamento del veicolo;
- Sistemi di sicurezza degli autoveicoli;
- Norme ambientali per la guida sostenibile.
Oltre alla conoscenza di queste discipline vengono verificate anche le competenze su:
- Norme che regolano tempistiche e modalità della guida professionale;
- Disposizioni in merito al trasporto di persone;
- Comportamento da seguire in seguito a un incidente;
- Documentazione necessaria per il trasporto di persone;
- Funzionamento e utilizzo dei dispositivi di sicurezza del veicolo;
- Responsabilità delle persone trasportate da parte del conducente;
- Manutenzione preventiva del veicolo.
La prova pratica di guida della patente D avviene una volta superata la teoria ed essere entrati in possesso del foglio rosa che ha validità fino a 12 mesi.
Se si viene bocciati alla pratica è possibile rifare due volte il test. Se si falliscono anche i due tentativi a disposizione si mantiene l’esame di teoria e ci si riscrive solo alla pratica.
L’esame dura 45 minuti alla presenza di un istruttore e di esaminatore.
La prova viene realizzata con un autobus di lunghezza minima pari ad almeno 10 metri, una larghezza superiore a 2,4 metri e una potenza sufficiente per raggiungere 80 Km/h.
Durante l’esame vengono valutati diversi aspetti e competenze da parte del candidato, tra cui:
- La configurazione della posizione di guida e dei dispositivi di sicurezza;
- Il controllo dei sistemi del veicolo e dello stato del mezzo prima della partenza;
- La capacità del conducente di compiere una serie di manovre, tra cui l’aggancio al rimorchio, il parcheggio e la marcia indietro in curva;
- Il comportamento del candidato in salita, nel traffico, agli incroci, in discesa.
Patente D: come funziona l’esame per la CQC
Se si intende svolgere attività professionale come conducente di veicoli adibiti al trasporto di persone, è obbligatorio prendere l’abilitazione CQC persone.
Il corso formativo prevedere una durata di 280 o 140 ore a seconda della modalità scelta. Quello da 280 ore prevedere il conseguimento della patente D a partire dai 21 anni; quello da 140 ore solo l’abilitazione e a partire dai 24 anni conseguire la patente D.
Chi è già in possesso della CQC merci, può ottenete quella per persone con un corso di sole 35 ore.
Alla fine del corso, entro un anno, dovrà sostenere l’esame teorico che consiste in 70 domande con 90 minuti di tempo a disposizione e un massimo di 7 errori.
Per i conducenti che invece già possiedono la CQC merci, l’abilitazione professionale CQC persone prevede un esame ridotto con 30 quesiti, 40 minuti di tempo e la possibilità di fare fino a un massimo di 3 errori nel test.
Patente D: quanto dura e cosa succede se vengono decurtati i punti
L’abilitazione alla guida con patente D dura:
- 5 anni fino al compimento dei 60 anni di età;
- Dopo i 60 anni, il rinnovo si fa ogni anno fino a 68 anni.
Per gli over 68 non è più possibile condurre autobus e altri veicoli adibiti al trasporto di persone e la patente D viene declassata a C.
Dal 1° luglio 2002 è entrata in vigore la patente a punti. Il punteggio iniziale è di 20, ma questi possono essere decurtati in caso di violazione o infrazione del Codice della Strada.
Chi esaurisce tutti i punti dovrà rifare gli esami per la patente; mentre chi subisce una perdita parziale potrà recuperarli e raggiungere il punteggio originale dei 20 punti frequentando corsi speciali.
Ad ogni modo è possibile monitorare il proprio saldo punti da:
• Cellulare, chiamando la Motorizzazione civile;
• Online sul Portale dell’automobilista;
• Tramite l’app iPatente.
Patente D: tempi e costi
Se si consegue la patente D presso una Scuola Guida il costo (teoria + pratica) si aggira intorno ai 1.200€, tenendo conto di almeno 4 ore di guida. Se si vuole sostenere l’esame teorico privatamente, quello pratico occorre per forza farlo in un’autoscuola, allora il costo sarà sulle 900,00€.
Il tempo necessario per conseguirla oscilla tra i 7/8 mesi.
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