Quanto è forte Israele? Armi, uomini, cosa sappiamo

Quanto è forte Israele? Armi, uomini, cosa sappiamo

Ecco quanto è forte Israele secondo il Global Firepower e cosa sappiamo sul numero di uomini e armi.

Continuano gli attacchi israeliani alle sedi Unifil in Libano, mentre le Forze Armate locali faticano a respingere l’offensiva. In parallelo, anche in Siria le truppe libanesi che hanno oltrepassato il confine si stanno facendo forza nel Paese, il tutto mentre il conflitto con Hamas mette a ferro e fuoco la striscia di Gaza. Si teme per le sorti di tutte le nazioni coinvolte e la pressione è in continua crescita. Il coinvolgimento (indiretto) degli Stati Uniti potrebbe risultare determinante, perché ha permesso in questi anni a Israele di raggiungere una potenza militare non indifferente. Ecco cosa sappiamo.

Armi e uomini dell’esercito d’Israele

Quando si parla di potenze militari i fattori da prendere in considerazione sono moltissimi. Il numero di militari e anche la loro operatività, il numero e la tecnologia delle armi, le risorse e la disponibilità finanziaria. Non a caso Global Firepower, il sito che riporta annualmente una classifica mondiale delle potenze militari e ha acquisito grande autorevolezza, utilizza più di 60 fattori.

La classifica finale viene stilata in base al punteggio ottenuto dal Paese rispetto a tutti gli elementi considerati - fatta eccezione per la potenza nucleare - che forma il Powerindex. Il punteggio migliore ottenibile è 0, perciò al salire del Powerindex diminuisce la potenza militare dello Stato in questione. Per il 2024 l’Israele ha ottenuto un punteggio di 0,2596 che lo colloca in 17^ posizione tra le 145 potenze mondiali analizzate.

Il podio è dominato da Stati Uniti, Russia e Cina (esattamente in questo ordine), mentre l’Italia si trova all’11° posto. Al 14° posto troviamo invece l’Iran seguito dall’Egitto.

Pesa sulla classifica la forza lavoro israeliana, non soltanto numerosa ma anche fortemente operativa. Si parla nel dettaglio di 3.798.223 uomini disponibili, dei quali circa 170.000 sono militari attivi, oltre a 465.000 riservisti e 35.000 paramilitari. Si somma una flotta terrestre composta da ben 1.370 carri armati. Meno competitiva la flotta aerea, formata da 612 aerei da combattimento, ma il punto più debole di Israele resta la flotta navale. Israele ha infatti a disposizione appena 67 navi da guerra, tanto da occupare il 46° posto nel settore (posizionandosi invece al 18° per la flotta terrestre).

Quanto è forte Israele?

La potenza di Israele dipende anche dal sostegno statunitense, soprattutto per quanto riguarda la tecnologia militare, tra le più avanzate del mondo. Così Israele occupa una posizione di tutto rispetto nel panorama internazionale, ma soprattutto mantiene una posizione di predominanza tra i Paesi arabi. In questo senso, pesa notevolmente la forza nucleare. Nonostante la mancanza di dati ufficiali, infatti, gli analisti stimano un ingente numero di testate nucleari e termonucleari nel Paese, nella peggiore delle ipotesi persino centinaia.

A preoccupare è soprattutto il rifiuto di aderire al Trattato di Non-Proliferazione, che tiene i Paesi circostanti sulle spine nonostante non si siano mai verificate violazioni del diritto internazionale.

Per approfondire: Cosa succede se l’Iran attacca Israele?

Numeri a confronto

Nel panorama attuale la forza di Israele deve necessariamente essere misurata rispetto ai Paesi coinvolti, più o meno indirettamente, nel conflitto. Cominciamo con il Libano, che dispone di un esercito regolare di 70.000 militari, oltre ai 100.000 uomini di Hezbollah (anche se si sospetta che il numero reale sia molto inferiore). Numeri che non sono troppo distanti da quelli libanesi, eppure il Libano occupa il 118° posto della classifica, a causa delle numerose debolezze.

L’impegno dei militari Nato al confine, infatti, si sta rivelando cruciale nel contenimento del conflitto. Questo è il motivo principale per cui i caschi blu rimangono sul posto nonostante gli attacchi - seppur con le dovute precauzioni - soprattutto alla luce dei possibili effetti collaterali di scala mondiale. Tra le varie minacce, c’è quella iraniana, che conta non soltanto su un elevato numero di militari ma anche su una potenziale potenza nucleare.

Si parla di possibilità visto che Israele al momento non possiede alcuna arma atomica, ma detiene risorse, tecnologie e scorte per poter rapidamente cambiare le carte in tavola.

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