Rinnovo contratto Forze Armate e Polizia, le tabelle del Ministero dell’Economia

A pochi giorni dall’incontro del 24 aprile che darà avvio alla trattativa per il rinnovo di contratto di Forze Armate e di Polizia, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso il quadro di sintesi delle risorse destinate ai rinnovi negoziali del personale non dirigente del Comparto Sicurezza-Difesa relativo al triennio 2022-2024, distinto per ciascun Corpo ed Arma, elaborato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La tabella offre una prima anticipazione, e non quindi un quadro definitivo, rispetto a quelli che saranno gli aumenti stipendiali riconosciuti dal contratto.

Gli importi

Come possiamo vedere, è il personale dell’Esercito Italiano a godere dell’incremento più basso, circa 2.360 euro medi lordi annui una volta che il rinnovo sarà a regime nel 2024 (per 67.789 militari).

La più "ricca", invece, è la Guardia di Finanza con 2.666,15 euro e 58.859 unità. Seguono:

• 2.640,60 euro per l’Aeronautica militare;
• 2.607,05 euro per l’Arma dei Carabinieri;
• 2.602,81 euro per la Marina Militare;
• 2.580,42 euro per la Polizia di Stato;
• 2.456,86 euro per la Polizia Penitenziaria.

Considerando l’intero comparto Difesa e Sicurezza, che conta 428.693 unità contrattualizzate, l’incremento medio e lordo è di 2.559,79 euro.

La prima volta dei sindacati delle Forze Armate e di Polizia a ordinamento militare

Va sottolineato che non è assolutamente detto che l’accordo verrà sottoscritto sulla base di queste cifre.

A tal proposito, già il primo incontro in programma la prossima settimana sarà indicativo per capire quale sarà la posizione dei sindacati che in queste ore stanno visionando con attenzione le tabelle.

Sarà importante ad esempio sentire cosa avranno da dire i sindacati delle Forze Armate e di Polizia a ordinamento militare che per la prima volta siederanno al tavolo delle trattative, i quali dopo anni di silenzio coglieranno sicuramente l’occasione per ottenere una valorizzazione migliore rispetto a quella riconosciuta dalle precedenti contrattazioni.

Per il momento quindi bisogna prendere le tabelle per quelle che sono, ossia una base di partenza che tuttavia potrebbero essere soggette a modifiche.