Emilia Morelli - 27 dicembre 2018
Roma, due plichi con polvere urticante indirizzate ai carabinieri
Una delle due buste contenti la polvere urticante si sono rotte nel tragico e gli impiegati postali sono stati ricoverati all’ospedale Spallanzani. Il rischio più elevato è l’antrace
Sventato un potenziale attacco terroristico o nella migliore delle ipotesi uno scherzo di cattivo gusto: sono stati intercettati due plichi contenenti polvere urticante indirizzati ai carabinieri.
Le buste indirizzate alle stazioni dei Carabinieri di Trastevere e del Torrino non sono mai giunte a destinazione. Il rischio d’infezione per i carabinieri è andato, però, ai danni degli impiegati postali del centro di smistamento di viale Ferdinando Baldelli: una delle due buste si è rotta, infatti, nel trasporto facendo fuoriuscire una polvere bianca urticante.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, così da mettere in sicurezza il luogo del ritrovamento e il contenuto delle buste è stato mandato all’ospedale Spallanzani, affinché fosse accuratamente sottoposto ad analisi.
Gli impiegati postali
Gli impiegati dell’ufficio postale sono stati tutti ricoverati, preventivamente, in alcuni ospedali di Roma perché potessero essere sottoposti agli opportuni accertamenti. Si susseguono in maniera serrata analisi anti infettive, in particolare un’analisi anti-antrace che prevede la necessità di una terapia con ciprofloxacina e conseguente, necessaria, osservazione per circa 7-10 giorni.
Nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che l’antrace o carbonchio è una infezione acuta causata dal batterio Bacillicus anthracis, il quale è un germe produttore di spore che possono sopravvivere a lungo nell’ambiente, si manifesta in animali erbivori e selvatici ma anche domestici.
Può colpire anche gli uomini con forme più lievi che interessano la cute e forme più gravi legate, appunto, all’inalazione delle spore che possono anche portare alla morte.
Al momento le condizioni di salute degli impiegati ricoverati sembrano stabili , sono comunque giustificatamente sotto shock considerato il potenziale rischio cui sono stati esposti. Il direttore dell’Uoc Malattie infettive ad alta intensità di cura ed altamente contagiose dell’Inmi L. Spallanzani, Emanuele Nicastri fa sapere che “ al 99% non si tratterà di antrace”.
E’ comunque, immediatamente stato avviato il protocollo di emergenza, i plichi contenti la polvere sono stati inviati all’istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata, a Foggia, per un’analisi approfondita .
Le indagini
Si indaga, adesso, per scoprire non solo quale sia la composizione chimica del contenuto delle buste, ma anche chi siano i mittenti e quali le ragioni che abbiano spinto a inviare ai carabinieri dei plichi contenti una sostanza non ancora identificata.
Sarà solo dopo aver stabilito di quale sostanza si tratta che si potrà capire da dove la missiva possa essere proveniente? Perché indirizzare il contenuto delle buste proprio alle stazioni dei Carabinieri di Torrino e Trastevere? Cosa hanno in comune le due stazioni?
Tante le probabili domande che affollano la mente degli iquirenti, sebbene al momento non si abbia alcuna risposta e sulle indagini viga segreto istruttorio.
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