Rita Gagliarducci - 31 gennaio 2019
Targhe auto: cosa fare in caso di furto, smarrimento o distruzione
Una guida per sapere cosa fare in caso di smarrimento, furto o distruzione della targa della propria auto
La targa è quella placca in metallo o in plastica con una serie di cifre o una combinazione di lettere e cifre che permette di identificare il veicolo in modo univoco.
La targa attualmente in uso in Italia presenta due fasce blu ai lati: a sinistra sono presenti le 12 stelle dell’Unione europea con la lettera I, nel caso italiano, in colore bianco; a destra possono essere indicati, su richiesta del proprietario, l’anno della prima immatricolazione e la sigla della provincia o città metropolitana di residenza dell’intestatario.
Ufficialmente detta targa d’immatricolazione per veicoli a motore e rimorchi, essa è legata al veicolo anche in caso di passaggio di proprietà. È molto importante per poter verificare le generalità del proprietario, nonché il pagamento del bollo e dell’assicurazione. Ma cosa succede se venisse eventualmente persa? O ancora rubata? In questa guida vediamo come comportarsi.
Targhe: cosa fare in caso di furto, smarrimento o distruzione
In caso di furto, smarrimento o distruzione di una o di entrambe le targhe, l’intestatario della carta di circolazione deve fare regolare denuncia alla Polizia.
La mancata denuncia entro 48 ore fa scattare in caso di controllo una sanzione amministrativa che varia dagli 84 ai 335 euro. Una volta trascorsi quindici giorni dalla denuncia senza che le targhe siano state ritrovate, si può richiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) del veicolo.
In queste due settimane il veicolo potrà comunque circolare grazie a una targa provvisoria, che rispetti le dimensioni e la collocazione di quella originale. A tal proposito basterà utilizzare un foglio di cartoncino, a sfondo bianco, della stessa misura della vecchia targa e scrivere gli stessi numeri e lettere con un pennarello nero indelebile.
La richiesta può essere presentata dall’intestatario, o da una persona incaricata, a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) con il certificato di proprietà (CdP). Contemporaneamente alla reimmatricolazione viene rinnovata anche l’iscrizione al PRA.
Se la richiesta viene presentata da un incaricato, questo si deve presentare con delega rilasciata dall’intestatario, con il modello TT2120 per l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e la fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’intestatario.
Quali sono i documenti da presentare?
Per la richiesta c’è da munirsi di alcuni documenti:
- modulo di richiesta di reimmatricolazione (mod. DTT2119) in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e dell’UMC;
- modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2, su cui indicare il codice fiscale dell’intestatario, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC);
- carta di circolazione;
- certificato di proprietà (CdP);
- la relativa denuncia in caso di furto, smarrimento o distruzione o una dichiarazione sostitutiva di aver reso denuncia con l’indicazione della data e del luogo dove è stata presentata;
- fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’intestatario (in caso di documento redatto in lingua straniera deve essere allegata una traduzione in lingua italiana certificata, eccezion fatta nei casi in cui esistono esenzioni stabilite da leggi o accordi internazionali);
- dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’intestatario, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato;
- se l’intestatario è una persona giuridica (società, ente, associazione, etc.) deve essere presentata una dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica;
- se l’intestatario è un cittadino extracomunitario residente in Italia deve essere presentata la copia del permesso di soggiorno in corso di validità; oppure copia del permesso di soggiorno scaduto con allegata la copia della ricevuta postale attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rinnovo; oppure fotocopia del documento di identità e fotocopia della ricevuta attestante la presentazione dell’istanza di primo rilascio; oppure copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- se l’intestatario è un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei.
Costi previsti per legge
Per gli emolumenti ACI bisogna pagare 27,00 euro; per l’imposta di bollo per iscrizione al PRA il costo è di 32,00 euro.
I diritti DT hanno un costo di 10,20 euro, mentre l’imposta di bollo per reimmatricolazione è di 32 euro. A queste spese va sommato il costo della nuova targa che è stabilito dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri e si attesta tra i 40 e i 45 euro (20-22 euro in caso di scooter o motociclo). In più ci sono da aggiungere i costi per i versamenti postali.
Se ci si rivolge allo STA di una Delegazione dell’Automobile Club o di uno di Studio di Consulenza Automobilistica (agenzia pratiche auto) oltre ai costi previsti per legge, per la richiesta bisogna aggiungere la tariffa, in regime di libero mercato, del servizio di intermediazione.
Modalità di pagamento
Se la richiesta viene presentata:
- allo STA dell’Unità Territoriale ACI: tutte le somme dovute possono essere versate direttamente allo STA al momento della richiesta. E’ possibile effettuare il pagamento anche tramite Bancomat;
- allo STA di una delegazione ACI o di un’agenzia di pratiche auto: tutte le somme dovute possono essere versate direttamente allo STA. Oltre ai costi della richiesta sono dovuti, in regime di libero mercato, anche i diritti di agenzia per il servizio di intermediazione svolto;
- allo STA dell’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC): prima di recarsi allo sportello bisogna versare all’ufficio postale tutte le somme dovute per legge sui conti correnti postali, appositamente previsti, e consegnare allo sportello le relative attestazioni di versamento;
Tutti i bollettini - con l’intestazione prestampata - sono in distribuzione gratuita presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile.
Reimmatricolazione e rinnovo d’iscrizione al PRA nei seguenti casi
In alcuni casi non è possibile eseguire contestualmente, presso lo STA, la reimmatricolazione e il rinnovo di iscrizione, ma è necessario prima rivolgersi all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) per reimmatricolare il veicolo e successivamente chiedere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) il rinnovo dell’iscrizione. I suddetti casi sono:
- con annotazione di usufrutto;
- con variazione riguardante i soggetti del patto di riservato dominio;
- veicolo con più di due intestatari;
- assenza di CDP e/o della carta di circolazione;
- veicoli ancora in possesso di foglio complementare;
- veicolo che necessita di un titolo autorizzativo o di certificato di approvazione (ad es. taxi, autocarri trasporto merci conto terzi, veicoli uso noleggio con conducente ecc.);
- con contestuale presentazione di altra richiesta fatta eccezione per la variazione di residenza (per le persone fisiche) o di sede per le persone giuridiche.
Documentazione da presentare per il rinnovo di iscrizione al PRA
Per il rinnovo di iscrizione al PRA bisogna portare questi documenti:
- modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2, su cui indicare il codice fiscale dell’intestatario, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle Unità Territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC);
- fotocopia della carta di circolazione rilasciata a seguito della nuova reimmatricolazione;
- certificato di proprietà (CdP) o foglio complementare;
- la relativa denuncia presentata agli organi di Pubblica Sicurezza o una dichiarazione sostitutiva di aver reso denuncia con l’indicazione della data e del luogo dove è stata presentata;
- fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’intestatario;
- se il documento è redatto in lingua straniera, deve essere allegata una traduzione in lingua italiana (tranne i casi in cui esistono esenzioni stabilite da leggi o accordi internazionali) certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, ovvero da un traduttore ufficiale;
- certificato di residenza dell’intestatario o dichiarazione sostitutiva di certificazione, qualora la residenza non sia riportata sul documento presentato, anche se l’acquirente è un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE; i cittadini dell’Unione Europea (UE) possono anche presentare la fotocopia dell’attestazione rilasciata dal comune comprovante l’avvenuta richiesta di iscrizione anagrafica, oppure la fotocopia dell’attestazione di soggiorno permanente rilasciata dal comune di residenza;
- se l’intestatario è una persona giuridica (società, ente, associazione, etc.): certificato della camera di commercio in bollo o dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica;
- se l’intestatario è un cittadino extracomunitario residente in Italia: copia del permesso di soggiorno in corso di validità; oppure copia del permesso di soggiorno scaduto con allegata la copia della ricevuta postale attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rinnovo; oppure fotocopia del documento di identità e fotocopia della ricevuta attestante la presentazione dell’istanza di primo rilascio oppure copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;
- se l’intestatario è un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei;
Il rinnovo di iscrizione va chiesto al PRA entro sessanta giorni dalla data di rilascio della nuova carta di circolazione.
Costi previsti per legge
I costi per gli emolumenti ACI sono di 27 euro, mentre l’imposta di bollo è di 32 euro. Nel caso in cui ci si rivolga ad una delegazione dell’Automobile Club o a uno di Studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto) oltre ai costi previsti per legge, per la richiesta bisogna aggiungere la tariffa del servizio di intermediazione.
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