Rita Gagliarducci - 21 gennaio 2019
Taser: cos’è e come funziona la pistola elettrica in dotazione alle Forze dell’Ordine
Il taser è una pistola elettrica capace di immobilizzare un soggetto attraverso un elettroshock sperimentata da settembre 2018 in Italia. Di seguito una guida per approfondire l’argomento.
Il taser è una pistola elettrica capace di produrre un elettroshock e di bloccare muscolarmente il soggetto colpito così da immobilizzarlo.
Siamo abituati a vederli soprattutto nei film d’azione provenienti dagli Stati Uniti oppure in alcuni servizi del telegiornale, sempre provenienti dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Dal 5 settembre 2018 è partita la sperimentazione in Italia in dodici città per l’uso di questa arma nelle Forze dell’Ordine.
Trenta sono le pistole con cui parte la sperimentazione nelle città di Milano, Napoli, Torino, Bologna, Genova, Firenze, Palermo, Catania, Padova, Caserta, Reggio Emilia e Brindisi.
In questa guida vediamo cos’è e come funziona.
Il taser
Il taser (acronimo che sta per “Thomas A. Swift’s electronic rifle”, cioè “fucile elettronico di Thomas A. Swift”, in omaggio ad un noto personaggio di fantascienza) è una pistola elettrica.
In realtà non è il nome dell’arma, bensì quella dell’azienda USA che ha inventato le pistole elettriche nel lontano 1969. La firma del progetto è di John Cover, ma solo dal 1998 è iniziata la produzione in scala industriale della pistola elettroshock a opera, appunto, della Taser.
Questa pistola elettrica di colore giallo è in grado di sparare 2 dardi che, con una scarica elettrica ad alta tensione (50mila volt) e bassa intensità di corrente (6milliampère), possono immobilizzare l’obiettivo.
Deve essere dichiarata espressamente e utilizzata solo nel caso in cui la minaccia diventi reale.
Seppur considerata “un’arma di persuasione non letale”, secondo l’Associazione Antigone e in base ai dati di un’indagine di Amnesty International e Reuters dall’anno di introduzione del taser sarebbero circa 1.000 i morti causati da questo strumento. Questa pistola infatti può causare rischi mortali a persone con precedenti disturbi neurologici o cardiaci; la stessa azienda produttrice americana, la Axon, ha dovuto ammettere che nello 0,25% dei casi c’è il rischio di morte.
Per questo motivo, i produttori di pistole elettriche consentono di avere in dotazione, insieme al taser, anche una moderna strumentazione tecnologica che consente di registrare l’utilizzo dell’arma.
Si tratta, quindi, di un meccanismo molto simile alle scatole nere presenti sugli aerei, che consentono di ricostruire l’accaduto. In pratica, è possibile visualizzare numerosi dettagli e dati su come sono stati utilizzati gli storditori elettrici. E’ possibile pertanto:
- registrare gli eventi, cioè ogni azione compiuta da chi utilizza l’arma, compresa l’attivazione di sicurezza e la durata dell’evento di attivazione con orari, date e durata della batteria;
- registrare gli impulsi, cioè la scarica prodotta dall’arma.
La legislazione
Per la legislazione italiana il Taser è un’arma propria e non da fuoco. Può essere quindi venduta a persone con porto d’armi, ma non può essere portata in giro per nessun motivo.
Inoltre non può essere prodotta in Italia e per importarla serve un’apposita licenza.
Da più di 10 anni l’Onu classifica la pistola elettrica come strumento di tortura, mentre secondo Amnesty International è responsabile di oltre 800 morti dal 2001 negli Stati Uniti, come già accennato.
Il taser in Italia
Come anticipato anche l’Italia ha deciso di adottare il taser come strumento in dotazione alle forze dell’ordine.
La pistola elettrica è stata affidata alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza. Questa scelta deriva dalla volontà di fornire alle Forze dell’Ordine uno strumento meno dannoso dell’ordinaria pistola per poter essere di aiuto nello svolgimento del proprio lavoro. Su Twitter il Ministro Matteo Salvini aveva scritto:
Per troppo tempo le nostre forze dell’ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano.
Per usare il taser gli agenti dovranno sottoporsi ad uno specifico addestramento. Oltre a questo, il Governo ha fornito delle linee guida per poliziotti, carabinieri e finanzieri per l’uso corretto della pistola elettrica:
- può essere usato solo nelle stesse condizioni di una qualsiasi altra arma;
- può essere usato in sostituzione dell’arma da fuoco nei casi in cui sia necessario immobilizzare temporaneamente il soggetto;
- prima di estrarre la pistola elettrica deve essere mostrata e dichiarata e solo dopo che il soggetto persiste nel suo intento l’agente è autorizzato ad impugnarla e a sparare un colpo;
- prima di usare il taser bisogna cercare di valutare la condizione di vulnerabilità del soggetto da colpire (ad esempio se è in gravidanza o se è affetto da disabilità motoria);
- è proibita nel caso ci sia il rischio di un incendio, di un’esplosione o se il soggetto è ricoperto di liquidi infiammabili.
Il taser nel mondo
Il nostro Paese si unisce alle altre 107 nazioni nel mondo dotate di Taser. Oltre agli Stati Uniti, dove fanno parte dell’equipaggiamento d’ordinanza da un ventennio, le pistole elettriche si usano a ogni latitudine dal Canada alla Finlandia, passando dalla Grecia, la Francia e più di recente la Gran Bretagna.
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