Giovanni Capuozzo - 25 novembre 2021
Tredicesima dipendenti pubblici: quando viene pagata nel 2021
Ci avviciniamo alla mensilità extra di dicembre per alcuni lavoratori dipendenti. Andiamo a vedere quando verrà pagata ai dipendenti pubblici.
Il vento di dicembre sta arrivando portando con sé l’aria natalizia e, per tutti i lavoratori dipendenti, la tredicesima. Ovviamente non si tratta di un bonus per le feste di Natale, come tutti sappiamo, è anzi una parte integrante della retribuzione dei lavoratori.
Per essere precisi rientra nella cosiddetta retribuzione differita dato che, nonostante venga maturata mese per mese, la tredicesima viene erogata in un’unica soluzione.
In questo articolo analizzeremo con precisione quando i dipendenti pubblici riceveranno la mensilità extra e alcuni casi specifici in cui viene maturata o meno, a seconda della situazione che si osserva.
Tredicesima dipendenti pubblici: le date
Nella Pubblica Amministrazione gli stipendi seguono un preciso calendario, indicato nell’allegato 1 del decreto n° 350/2001. Il calendario dei pagamenti indica, ovviamente, la stessa data per la retribuzione mensile per tutti i mesi da gennaio a novembre; nel caso della mensilità di dicembre però questa data viene leggermente anticipata.
Passerà dunque meno di un mese tra lo stipendio di novembre e quello di dicembre.
Secondo la disposizione del decreto 350/2019, infatti, le date fissate per l’accredito dello stipendio per i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono le seguenti:
- 22° giorno del mese: insegnanti di scuole materne ed elementari;
- 23° giorno del mese: personale amministrativo delle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- 24° giorno del mese: personale statale restante;
- 27° giorno del mese: docenti con supplenze brevi.
Nell’eventualità in cui una delle giornate dovesse coincidere con un giorno festivo il pagamento verrà anticipato al precedente giorno lavorativo.
Le date indicate sono quelle relative ai mesi da gennaio a novembre, come abbiamo detto in precedenza. Una volta arrivato l’accredito per l’undicesimo mese i dipendenti dovranno quindi aspettare solo una ventina di giorni per trovare nuovamente lo stipendio accreditato, integrato con la benvoluta tredicesima.
I giorni indicati per i pagamenti dell’ultimo mese dell’anno sono i seguenti:
- 14 dicembre: insegnanti di scuole elementari e materne;
- 15 dicembre: personale amministrativo delle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa;
- 16 dicembre: personale statale restante e personale insegnante supplente temporaneo.
Anche in questo caso se la data scelta dovesse coincidere con giorni festivi il pagamento verrà anticipato.
Tredicesima dipendenti pubblici: come si calcola e come avere il cedolino
Il cedolino per la mensilità di dicembre, comprensiva di tredicesima, potrà essere scaricato dalla piattaforma NoiPa poco dopo la prima settimana dell’ultimo mese.
La mensilità extra è calcolata ogni anno, a partire dall’assunzione del lavoratore fino al 31 dicembre. Nel conteggio, ogni mese viene calcolato come intero se i giorni di lavoro sono superiori a 15. Per questo motivo, nei casi di lavoratori assunti da più di un anno, la tredicesima equivale a circa una mensilità.
Nel calcolo dell’importo per i dipendenti pubblici sono inclusi i giorni di servizio come pure i seguenti periodi:
- indennità di malattia;
- malattie professionali e maternità;
- congedo matrimoniale;
- permessi per riduzione orari di lavoro e permessi retribuiti;
- ferie e festività;
- straordinari;
- preavviso non lavorato.
Tredicesima dipendenti pubblici: occhio alle assenze
Come abbiamo già detto la tredicesima fa parte in maniera specifica della retribuzione dei lavoratori. È dunque parte del contratto dei lavoratori dipendenti e non è da considerarsi un semplice bonus solamente perché viene erogata nel mese della ricorrenza natalizia.
La tredicesima va però maturata durante tutto l’anno e c’è la possibilità, soprattutto con i tempi che corrono attualmente, che qualcuno possa trovare delle sorprese non del tutto positive il mese prossimo.
In caso di assenza per malattia, maternità o infortunio, dunque, il diritto alla quota di tredicesima matura normalmente. Diverso è il discorso che riguarda le assenze non giustificate, come quelle che effettua chi non si presenta a lavoro per mancanza di green pass. In quel caso specifico non ci sarà la possibilità di maturare la quota.
Argomenti correlati: Stipendio