Paola Gentile - 3 gennaio 2023
Boom di assunzioni per gli Statali nel 2023, in arrivo 156mila posti da assegnare: tutti i bandi
Ministeri ed enti locali a caccia di personale. Ecco tutti i bandi.
Sarà un 2023 ricco di concorsi per la Pubblica amministrazione che punta ad assumere 156mila statali. La fine del turnover riavvia la stagione delle assunzioni e dopo i bandi in scadenza a gennaio 2023, sono previsti altri concorsi per rinfoltire la Pa.
Il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, ha annunciato che saranno 156.400 mila le assunzioni nel 2023, poco meno delle 157mila circa del 2022.
La legge di Bilancio prevede, infatti, circa 10.000 assunzioni nella Pa, tra cui spiccano i 1.000 posti per la Polizia penitenziaria entro il 2026, gli 800 posti per il Ministero della Giustizia, 520 posti per la Farnesina e 300 per il Ministero dell’Agricoltura e molti altri (qui tutti i dettagli).
L’ex ministro Brunetta aveva promesso 100mila assunzioni l’anno, ogni anno, per un numero complessivo di oltre 1milione di posti entro il 2026.
Obiettivo che non è stato raggiunto, anche alla luce del fatto che molti concorsi si sono rilavati dei flop e molti giovani non hanno più attrazione per il famigerato posto fisso, così in voga in passato.
Assunzioni statali: il reclutamento
Il reclutamento delle professionalità per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha portato, fino ad oggi, all’assunzione di:
- 1.000 esperti;
- 2.800 tecnici.
I dipendenti pubblici in servizio sono 3,2 milioni, con un’età media di 50 anni. Le assunzioni che dovrebbero essere sbloccate nei prossimi mesi ammontano a circa 12mila. Migliaia i posti nei ministeri:
- 2.293 assistenti di area II per il ministero dell’Economia, dell’Interno e della Cultura, oltre che per la Presidenza del Consiglio e l’Avvocatura dello Stato;
- 296 funzionari di area III per il Ministero dell’Economia;
- 225 funzionari per lo Sviluppo economico;
- 264 assistenti;
- 69 funzionari e 18 dirigenti per il Ministero della Difesa;
- 518 funzionari per il Ministero della Cultura.
I bandi per l’assunzione di 1.043 funzionari di area terza al Viminale e di altri 791 al Ministero della Giustizia sono in attesa di essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
Assunzioni Statali: gli ingressi
Nel 2023 sono in arrivo bandi per:
- 55 funzionari alla Presidenza del Consiglio;
- 338 assistenti di area II al Ministero delle Imprese e del Made in Italy;
- 298 funzionari al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica;
- 208 funzionari e 10 dirigenti al Ministero degli Esteri;
- 2.000 tirocinanti nelle varie amministrazioni.
Non ci sono solo i ministeri alla ricerca di personale. Attenzione al concorsone per 1.249 posti per l’assunzione di nuovi funzionari all’ispettorato del lavoro.
Nel 2023 si dovrebbe chiudere anche l’iter di selezione e assunzione di 20 funzionari all’ANAC. Le Regioni hanno bandito, tramite Formez, molti bandi nel 2022 e che si svolgeranno nel 2023. Nella fattispecie riguardano:
- 282 ispettori e 80 collaboratori nella Regione Puglia;
- 46 forestali nella Regione Sicilia;
- 91 funzionari e 30 istruttori nella Regione Basilicata;
- 310 funzionari in Calabria;
- 73 funzionari in Piemonte;
- 584 funzionari nel Lazio.
Perché i giovani non aspirano più al posto fisso
A far disamorare i giovani del posto fisso è in primis la retribuzione offerta che è scarsamente competitiva se la si raffronta a quella che può offrire un privato per specifiche mansioni.
Lo scarso appeal che rappresenta il posto statale per i giovani potrebbe essere un vero e proprio problema per l’attuazione dei programmi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Uno dei nodi da sciogliere sarà quello relativo al rinnovo contrattuale 2022-2024 ancora di là da venire e per mancanza del quale la legge di Bilancio 2023 ha riconosciuto agli impiegati pubblici un aumento di stipendio, dal 1° gennaio 2023, che consiste in un incremento dell’1,5% sullo stipendio tabellare (tredicesima compresa) limitatamente al 2023.
Al momento le risorse da mettere sul contratto non ci sono, tant’è che nella manovra non sono stati fatti stanziamenti, ma il ministro Zangrillo ha ribadito la volontà di individuare, nei mesi a venire, le necessarie coperture finanziarie anche se tra guerra in Ucraina e caro energia trovare i fondi sarà davvero arduo.
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