Luca Restivo - 29 novembre 2022
Forze armate, NoiPA sbaglia stipendi e tredicesima: ecco cosa sta succedendo
Errori nel calcolo degli stipendi e della tredicesima per quel che riguarda l’indennità operativa. Con NoiPa in tilt, il personale ci rimette di tasca propria.
“Abbiamo avuto certezze dal Dicastero Difesa che una parte dei cedolini stipendiali del personale militare sono errati ”.
È quanto si legge in apertura del comunicato stampa diramato da Aspmi (Associazione Sindacale Professionisti Militari) a firma dei fondatori Francesco Gentile e Leonardo Mangiulli in merito a quanto sta succedendo nei cedolini paga del personale delle Forze armate.
Basterebbero queste poche righe a innescare un vero e proprio terremoto se non fosse che la situazione nella quale versa NoiPa è davvero preoccupante.
Già perché l’errore che riguarda le tredicesime mensilità, che verranno liquidate insieme allo stipendio nel mese di dicembre, è stato fatto proprio da NoiPa, il sistema incaricato di elaborare le buste paga del personale militare e non solo.
Insomma, NoiPa ha sbagliato il calcolo degli stipendi e il personale ci rimette, ritrovandosi in busta paga meno di quanto gli spetterebbe.
Noi sbaglia gli stipendi: ecco cosa è successo
Nella nota stampa, Aspmi ha reso noto, da una fonte attendibile proveniente direttamente dal Ministero della Difesa, che nel cedolino paga del mese di dicembre c’è una sorpresa, ma non in positivo.
NoiPa, infatti, ha commesso un errore nell’elaborazione delle buste paga e, nella fattispecie, nel computo delle tredicesime mensilità che non risultano corrette per gli importi che riguardano l’indennità operativa che è parte accessoria della retribuzione.
NoiPa sbaglia gli stipendi: tredicesima magra?
Aspmi però rassicura che i tecnici demandanti all’elaborazione delle buste paghe non lasceranno il personale con una tredicesima magra; infatti, “stanno facendo di tutto per risolvere la situazione e nel mese di dicembre, con cedolino straordinario, si rimedierà a tale mancanza”.
Insomma, buone notizie. Le somme riferite all’indennità operativa che non sono state inserite in busta paga per quanto riguarda verranno liquidate a parte con un cedolino straordinario nel mese di dicembre, la cui data di erogazione è, al momento, sconosciuta.
Tuttavia, però, come evidenzia l’Associazione sindacale non è la prima volta che NoiPa commette degli errori, talmente frequenti che stanno diventando una consuetudine, che “non può e non deve essere ammessa”.
NoiPa sbaglia gli stipendi: perché
Gli errori commessi da NoiPa nel calcolo delle buste paga di dicembre per ciò che concerne la tredicesima sono da imputare alle grosse difficoltà in cui versa l’Ente, alle prese con carenza di personale e di aggiornamento dei sistemi informatici.
Ne consegue che il personale paga per gli errori di un sistema non adeguatamente supportato. A intervenire in questa situazione, affinché non ricapiti più, dovrà essere il governo.
È quello che chiede Aspmi al presidente del Consiglio Giorgia Meloni perché “si faccia carico di questo enorme problema e stanzi le risorse economiche necessarie per permettere ai cittadini (non solo al personale della Difesa) di avere un cedolino paga corretto, ogni mese”.
Il governo ha messo a punto una legge di Bilancio che è espressione della crisi che stiamo vivendo. Non sono state investite risorse per il rinnovo contrattuale 2022-2024 e questo si traduce nell’impossibilità di aumentare gli stipendi.
In più, non si è tenuto conto della Specificità del personale militare e si è cercato di intervenire con un bonus una tantum nel 2023, che non basterà a sopperire alle esigenze dei dipendenti pubblici.
Come se non bastasse, il governo Meloni sta operando dei tagli nei Ministeri. Uno dei primi a farne le spese è stato quello della Giustizia e di conseguenza la Polizia penitenziaria che nei prossimi tre anni si vedrà ridotte le risorse a disposizione.
E ora c’è anche la questione NoiPa. Ci auguriamo che le cose possano rimettersi in carreggiata, ma se diamo retta agli analisti ci attende un 2023, e non solo, davvero complicato.
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