Paola Gentile - 20 marzo 2023
Quali sanzioni penali rischia chi investe una persona?
La legge è molto precisa nello stabilire le conseguenze penali per chi investe una persona.
Investire una persona comporta delle conseguenze penali importanti. Se si è alla guida di un veicolo o di un ciclomotore e si “mette sotto” un pedone, che non ha alcun tipo di protezione esterna a riparare o ad attutire dal danno, si rischia grosso.
Ogni anno i dati che riguardano pedoni investiti sia sulle strisce pedonali che in attraversamenti improvvisati sono sempre di più.
L’Osservatorio dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici polizia stradale), ha rilevato che in Italia, nei primi mesi del 2023, sono morti 87 pedoni, 51 nel solo mese di gennaio di cui 13 donne e 38 uomini, 40 cittadini italiani e 11 stranieri.
Nel 2022 i pedoni investiti ed uccisi sono stati 307, una media di circa 25 persone al mese. Dei 307 morti, 257 erano cittadini italiani e 50 stranieri. Nel 2021, le morti sono state 271, l’anno prima 240.
Cosa rischia chi investe una persona e quando si configura il reato?
Investire una persona: quando è reato
Quando l’incidente determina delle conseguenze per la salute delle persone si configura sempre il reato, indipendentemente dal fatto che il sinistro sia fatto in maniera intenzionale o meno.
Nella migliore delle ipotesi si parla di lesioni stradali, mentre se la vittima muore allora, in quel caso, si può arrivare all’ipotesi di omicidio stradale.
Il termine stradale sta ad indicare la situazione nella quale si verifica il reato, ovvero in strada. A seconda della dinamica, si chiarisce anche la responsabilità degli automobilisti. Quindi, bisogna appurare, ai fini legali, se la persona investita era sulle strisce o meno.
Investire una persona: cosa si rischia
Chi investe una persona incorre nel reato di lesioni personali stradali ed è punito con la reclusione da:
- 3 mesi a 1 anno per lesioni gravi;
- 1 anno a 3 anni per lesioni gravissime.
Si definiscono gravi le lesioni che:
- Provocano una malattia che mette in pericolo la vita della vittima;
- Provocano una malattia o un’incapacità che impedisce lo svolgimento delle attività ordinarie per almeno 40 giorni;
- Provocano l’indebolimento permanente di un senso oppure di un organo.
Si definiscono gravissime le lesioni che:
- Provocano una malattia certamente o probabilmente non sanabile;
- Causano la perdita di un senso;
- Causano la perdita di un organo, di un arto (anche come conseguenza di una necessaria amputazione);
- Provocano la perdita della capacità di procreare o grave difficoltà di parola.
La pena viene aumentata qualora subentrino le aggravanti, vale a dire lo stato di ebrezza o l’alterazione psico-fisica dovuta all’assunzione di stupefacenti. In questi casi la reclusione sale:
- Da 3 a 5 anni per lesioni gravi;
- Da 4 a 7 anni per lesioni gravissime.
Altre aggravanti sono indicate dalla trasgressione del Codice della Strada. Per le lesioni gravi o gravissime si procede d’ufficio, per quelle lievissime occorre la querela di parte. Le lesioni personali stradali possono comportare anche la revoca della patente come sanzione accessoria.
Quando scatta l’omicidio stradale
Se la persona investita viene muore a causa dell’incidente riportato ma non è stato volontario si parla di omicidio stradale.
È un omicidio colposo dovuto alla violazione del Codice della Strada e viene punito con la reclusione da 2 a 7 anni. La pena si incrementa da 8 a 12 anni se si accerta lo stato di ebrezza o la guida contromano.
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