Luca Restivo - 22 marzo 2023
Soldi per la Difesa 2023: ecco quanto spenderà in più l’Italia
Se il 2% del Pil è ancora lontano, nel 2023 l’Italia spenderà 800 euro in più per le spese della Difesa.
L’Italia aumenterà le spese militari al 2% del Pil e terrà fede agli impegni presi in sede Nato. Parola di Giorgia Meloni che, nel discorso in Aula del Senato, prima del Consiglio europeo, ha ribadito l’intenzione del suo esecutivo di innalzare i fondi per la Difesa.
Del resto, per essere competitivi ed affrontare le nuove sfide geopolitiche, il nostro Esercito necessita di un restyling (qui tutti i dettagli).
“Non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare la spesa militare. Non facciamo come i governi precedenti, noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la credibilità e la sovranità nazionale” ha detto Meloni.
La presidente del Consiglio si impegna anche a garantire il sostegno a Kiev e ad inviare armi in Ucraina.
L’Italia non è sola, gli altri Paesi europei sostengono la resistenza ucraina e in Consiglio Affari Esteri della Ue è stato approvato un pacchetto da due miliardi di euro in munizioni da inviare a Kiev.
In più, Meloni ha detto che i sistemi antimissile Samp-T che verranno inviati in primavera sono “scudi che servono a difendere i civili”.
L’appello lanciato da Meloni è all’unità dell’Ue nel fare fronte comune per aiutare Zelensky, poiché il popolo ucraino sta “difendendo anche i valori di libertà e democrazia su cui si fonda la nostra civiltà e le finalità stesse del diritto internazionale, senza cui sostituiremmo la forza del diritto al diritto del più forte”.
Quanti soldi spenderà l’Italia nel 2023 per la Difesa
Nel 2023 spenderemo altri 800 milioni di euro più del 2022 sulla base dei programmi che il governo Meloni ha ereditato da quello precedente, indica La Stampa.
La soglia del 2% del Pil, stando alle parole dell’ex ministro della Difesa ed ora numero uno del Copasir, Lorenzo Guerini, si raggiungerà nel medio termine, vale a dire nel 2028. Un po’ in là rispetto alle richieste dell’Alleanza Atlantica.
Stando a quanto riportato dall’Osservatorio Milex, “si passa dai 25,7 miliardi previsionali del 2022 ai 26,5 miliardi stimati per il 2023 ”.
Il report della Nato ha indicato che l’Italia nel 2022 ha stanziato l’1,51% del proprio Prodotto Interno Lordo, vale a dire 28,75 miliardi.
I dati, però, evidenziano anche un netto calo della spesa per il personale rispetto al totale del settore.
In materia di stanziamenti per la Difesa, l’Italia si colloca poco al di sotto della percentuale di spesa media dei membri Nato, che è dell’1,65% del Pil. Gli Stati Uniti hanno raggiunto il 2,58% del loro Prodotto interno lordo.
Armi italiane a Kiev: ci stiamo indebolendo?
Sul tema denaro speso per armamenti da mandare in Ucraina e potenziale indebolimento della nostra Difesa, Meloni ha definito: “puerile la propaganda di chi racconta che l’Italia starebbe spendendo soldi per mandare armamenti sottraendoli alle necessità dei nostri concittadini, è falso e lo sappiamo tutti”.
È stato ribadito che l’Italia sta inviando materiali e competenti già in nostro possesso e che non utilizziamo.
“Inviamo questo materiale per prevenire la necessità di dover un giorno utilizzarlo noi, lo facciamo anche per tenere la guerra lontana. Raccontare che si potrebbero aumentare le pensioni e ridurre le tasse è una menzogna che intendo chiamare con il suo nome”.
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