Bonus defiscalizzazione 2024: importi, requisiti e date di pagamento

Bonus defiscalizzazione 2024: importi, requisiti e date di pagamento

Confermato il bonus defiscalizzazione 2024 per le Forze Armate e di Polizia: importi, requisiti e date di pagamento.

In questi giorni è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 24 luglio 2024, quello che ha ad oggetto la cosiddetta defiscalizzazione per il personale delle Forze Armate e di Polizia. Questo strumento trova origine nel decreto legislativo n. 95 del 29 maggio 2017, che ha introdotto una riduzione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali in favore del personale delle Forze Armate e di Polizia in possesso di determinati requisiti.

La defiscalizzazione permette così di recuperare, in modo totale o parziale, le imposte sul salario accessorio, fino a un massimale deciso con il decreto annuale. Come rivendicato da Francesco Gentile, Segretario generale di ASPMI, in occasione del nostro confronto di giovedì, il cosiddetto bonus defiscalizzazione è provvidenziale in questo momento.

Permette al personale di percepire più soldi in busta paga, nonostante la limitatezza delle risorse, con un beneficio concreto e tangibile. Certamente, si tratta di un rimborso una tantum che non implica un miglioramento del trattamento economico in modo permanente, ma senza dubbio permetterà a numerose famiglie di far fronte alle spese con più leggerezza. Non si parla nemmeno di una cifra irrisoria, a dimostrazione del fatto che è possibile agire in modo bilanciato e tenere conto dei limiti esistenti senza perdere di vista l’obiettivo.

Il bonus defiscalizzazione per le Forze Armate e di Polizia

Come anticipato, il cosiddetto bonus defiscalizzazione è stato introdotto con il riordino dei ruoli e delle carriere, che ha visto la cancellazione del bonus Renzi, il quale riconosceva al comparto Difesa e Sicurezza 80 euro mensili. In quell’occasione i sindacati delle Forze di Polizia e la rappresentanza Co.ce.r hanno dunque rivendicato questo strumento per compensare la perdita, che vede proprio Francesco Gentile tra i più forti sostenitori.

Ad oggi la misura continua a portare i suoi frutti, anche se per l’ASPMI è arrivato il momento di andare oltre ed estendere il beneficio a una platea più ampia di lavoratori, abbassando le soglie di reddito attualmente in vigore. Questo intervento, oltre a consentire a una più larga fetta di personale di percepire il rimborso, si porrebbe anche in modo coerente con la spinosa faccenda del costo della vita, al quale le soglie di reddito non sono più adeguate.

Requisiti, importi e data di pagamento

Attualmente il bonus defiscalizzazione è riconosciuto al personale militare delle Forze Armate, compreso il Corpo delle capitanerie di porto, e al personale delle Forze di Polizia a ordinamento civile e militare. I requisiti sono molto semplici:

  • risultare in costanza di servizio nel 2024;
  • il reddito percepito nel corso 2023 non deve superare i 30.208 euro.

Il limite massimo del rimborso per quest’anno è stato fissato alla soglia di 610,50 euro, che corrispondono all’importo massimo percepibile dal personale. Ovviamente il rimborso potrebbe essere anche inferiore, poiché dipende dalle imposte che sono state applicate sul salario accessorio. La riduzione d’imposta, come previsto dalla legge, sarà applicata direttamente dall’Amministrazione di appartenenza in sede di conguaglio fiscale.

Ciò significa che il bonus sarà erogato non prima della fine dell’anno e in particolare nel cedolino di febbraio 2025, proprio com’è accaduto negli anni precedenti. Anche in questo caso, se la detrazione d’imposta non trova capienza nell’imposta lorda può essere fruita nella dichiarazione dei redditi sotto forma di detrazione sulle stesse retribuzioni corrisposte nel 2024 assoggettate all’aliquota a tassazione separata.

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