Il Carabiniere può portare la pistola fuori servizio?

L’ordinamento italiano è piuttosto severo sulla detenzione di armi e decisamente più restrittivo rispetto a molti paesi. Ci sono diversi tipi di licenze che autorizzano al porto d’armi, di cui soltanto quella per difesa personale consente di portare un’arma con sè, ed è limitata a casi molto particolari.

Ci si aspetterebbe che il personale delle Forze Armate goda di regole particolari e meno stringenti, considerando che la professione stessa presuppone l’utilizzo e il porto di armi, implicando quindi l’idoneità psico-fisica e le capacità necessarie a farne un uso corretto. In realtà, la legge non è troppo permissiva in questo senso nemmeno con i militari, anche se sono previste per ovvie ragioni delle deroghe alle norme ordinarie.

D’altra parte, alle Forze dell’Ordine è richiesto un impegno costante, una prontezza in ogni situazione che va ben oltre l’orario di lavoro. Un Carabiniere, ad esempio, ha determinati doveri cui adempiere anche quando non è formalmente in servizio e non può ignorare reati o eventi pericolosi. Di conseguenza, molti si chiedono se al Carabiniere sia permesso portare la pistola fuori servizio, anche come forma di tutela. Ecco cosa prevede la legge.

Il Carabiniere può portare la pistola fuori servizio?

Come anticipato, molte persone hanno dubbi circa la possibilità dei Carabinieri di portare con sé la pistola fuori servizio, riferendosi ai momenti in cui non stanno svolgendo funzioni pubbliche e non indossano la divisa, ma agiscono in qualità di comuni cittadini. Ecco, questo tipo di distinzione in realtà non è del tutto corretta dal punto di vista giuridico e può far incorrere in un’errata comprensione delle norme.

Bisogna quindi precisare che in realtà, i Carabinieri sono sempre in servizio. L’articolo 16 delle legge n. 121/1981, infatti, prevedendo le ulteriori forze di polizia oltre alla Polizia di Stato definisce l’Arma dei Carabinieri come “forza armata in servizio permanente di pubblica sicurezza”. Dal punto di vista legale, i Carabinieri sono da considerarsi in servizio anche quando fanno la spesa, accompagnano i figli a scuola o fanno la coda in banca, tanto per citare alcuni esempi.

Difatti, se assistono a un reato hanno il dovere di intervenire, possono multare ed eseguire controlli se ritengono di osservare sospetti criminosi e così via. Posto ciò, è facile trovare una risposta al quesito iniziale: i Carabinieri possono sempre portare con sé l’arma d’ordinanza.

Un Carabiniere può usare qualsiasi pistola?

Dato che sono in servizio permanente, i Carabinieri possono portare la pistola in dotazione, cioè la Beretta 92 FS, anche quando non sono formalmente in servizio perché non in turno di lavoro. Ciò però non significa che i Carabinieri esercitino sempre le loro funzioni, l’utilizzo della pistola è sempre soggetto al regolamento dell’Arma e subordinato all’effettivo intervento.

Il Carabiniere che non è in turno di lavoro entra pienamente nell’esercizio delle sue funzioni soltanto quando interviene effettivamente, ciò vuol dire che dovrà comunque agire nel rispetto della legge, ma anche che non può utilizzare la pistola di ordinanza per questioni personali e che non può portare con sé armi diverse.

Anche il Carabiniere, infatti, se vuole portare con sé un’altra pistola o un altro tipo di arma per motivi diversi da quelli lavorativi deve chiedere e ottenere il porto d’armi per difesa personale, dimostrando la necessità del caso. Come per il porto d’armi sportivo, anche in questo caso il personale dell’Arma dei Carabinieri ha accesso a una procedura semplificata, ma deve comunque presentare la richiesta e ottenere il permesso per essere legittimato al porto di armi differenti.

Così come qualsiasi cittadino, sarebbe altrimenti accusato di porto abusivo d’armi, punito con l’arresto fino a 18 mesi (salvo aggravanti) e per il caso specifico del Carabiniere anche con eventuali sanzioni disciplinari.

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