Esercito Italiano, arriva il via libera alla polo verde oliva?

Esercito Italiano, arriva il via libera alla polo verde oliva?

ASPMI scrive al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per ottenere il via libera alla polo verde oliva. "Siamo fiduciosi, ma per il momento non possiamo aggiungere altro" spiega Francesco Gentile, segretario generale di ASPMI.

La recente iniziativa intrapresa da ASPMI (Associazione per la Sicurezza e Protezione del Personale Militare Italiano) dimostra ancora una volta l’impegno del sindacato nel garantire condizioni di lavoro adeguate per il personale militare, soprattutto in relazione all’equipaggiamento e all’abbigliamento stagionale.

Nel dettaglio, in una lettera inviata allo Stato Maggiore dell’Esercito, ASPMI ha sottolineato le numerose segnalazioni ricevute riguardo alla mancata autorizzazione per l’uso della maglietta tipo “polo” di colore verde oliva.

Perché l’utilizzo della polo viene ancora negato

Questa tipologia di maglietta è ovviamente più adatta alle condizioni climatiche estive rispetto all’attuale giacca estiva dell’uniforme di servizio e combattimento, che risulta essere scomoda e poco pratica sotto le alte temperature.

Tuttavia, nonostante molti militari abbiano già provveduto ad acquistare queste polo a proprie spese, la normativa vigente richiede che tutto il personale sia omogeneamente equipaggiato, una condizione difficilmente realizzabile senza un approvvigionamento ufficiale.

La richiesta di ASPMI

Il segretario generale di ASPMI, Francesco Gentile, si è mostrato fiducioso riguardo a una risposta positiva da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di corpo d’armata Carmine Masiello.

Gentile ha espresso l’importanza di autorizzare l’uso delle polo anche in assenza di un’omogeneità completa, almeno all’interno delle infrastrutture militari, fino a quando non verrà realizzata una distribuzione uniforme delle stesse.

ASPMI ha sempre mostrato una particolare attenzione alle esigenze del personale militare, anche per quanto concerne la necessità di disporre di abbigliamento adeguato alle diverse stagioni. L’Associazione sottolinea che è paradossale come, nonostante l’evidente necessità, non ci siano sufficienti risorse per fornire nuove polo al personale, costringendo molti militari ad acquistarle di tasca propria.

La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori impone un cambio di rotta

La lettera di ASPMI richiama anche l’attenzione sulle disposizioni del Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008), che impone al datore di lavoro di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, inclusi i rischi provocati dai colpi di calore.

L’autorizzazione all’uso delle polo garantirebbe un maggiore comfort e ridurrebbe l’esposizione a rischi legati al calore, soprattutto durante attività prolungate all’aperto come il servizio di Strade Sicure.

La richiesta di ASPMI è chiara: autorizzare l’uso delle polo in previsione di una distribuzione uniforme e accelerare l’approvvigionamento di queste magliette, al fine di adottarle come uniforme estiva sia all’interno che all’esterno delle infrastrutture militari, in linea con gli standard del Comparto Difesa e Sicurezza.