Redazione - 20 novembre 2018
Il futuro delle Forze Armate spiegato dal Ministro della Difesa
Dal rinnovo del contratto al riordino delle carriere fino alla definizione di una normativa chiara e valida per tutti in tema di obesità: ecco quali sono le priorità del Ministro Trenta per il futuro delle Forze Armate.
Martedì 13 novembre presso la sala “Balilla” di Palazzo Esercito ha avuto luogo l’incontro tra il Ministro della Difesa, la dott.ssa Elisabetta Trenta, il Capo dello Stato Maggiore della Difesa e i rappresentanti del Co.Ce.R. Interforze.
Pur trattandosi di un incontro breve, il Ministro Trenta ha fatto chiarezza su diversi punti di interesse per il personale militare, ribadendo che il suo mandato sarà improntato sul dialogo e l’ascolto costante.
Nel corso del suo intervento - riportato in calce da Infodifesa.it - il Ministro della Difesa ha parlato di correttivi per il riordino delle carriere, del nuovo rinnovo del contratto, di trasferimenti, e anche di un possibile superamento dell’attuale sistema per la gestione del trattamento economico.
A chi si chiede come sarà il futuro delle Forze Armate alla scadenza del suo incarico, quindi, la Trenta ha fornito le risposte necessarie elencando alcune priorità della sua amministrazione; vediamo quali sono.
Trasferimenti del personale in divisa
Si cercherà di conciliare le esigenze di servizio con la vicinanza ai propri affetti; un obiettivo che non sarà semplice da raggiungere ed è per questo che il Ministro della Difesa ha dato mandato di valutare quanti sono effettivamente i militari che necessitano di un trasferimento per il ricongiungimento al proprio nucleo familiare.
Inoltre, il Ministro intende indagare sulla possibilità che il personale possa rinunciare al trasferimento rimanendo nella sede di assegnazione qualora da parte dell’amministrazione arrivassero risposte concrete in merito ad alcune istanze, come ad esempio alla necessità di un alloggio o anche alla possibilità di un lavoro per il coniuge.
Miglioramenti economici
Il Ministro della Difesa non si nasconde: l’obiettivo è quello di valorizzare economicamente il personale in servizio. Per farlo si partirà dal rinnovo del contratto per il triennio 2019-2021, per il quale con la Legge di Bilancio 2019 sono stati stanziati 210 milioni di euro.
Si darà priorità al miglioramento dei trattamenti economici accessori, specialmente per i gradi più bassi, puntando poi a dare maggiore concretezza alla specificità delle Forze Armate. La Trenta è comunque concorde sul fatto che con i fondi a disposizione gli aumenti riconosciuti alle Forze Armate non potranno essere elevati, ed è per questo che ha promesso che per mettere mano al trattamento economico fondamentale saranno ricercate ulteriori risorse.
Altri 6,69 milioni di euro (a disposizione dalla coda contrattuale del precedente accordo) saranno invece utilizzati per introdurre maggiorazioni in ambito FESI, ma solo per alcune categorie (come ad esempio i volontari con più di 17 anni di servizio).
Con il nuovo contratto, poi, si metterà mano ad alcuni aspetti normativi: ad esempio, l’amministrazione intende introdurre lo strumento della licenza solidale con la quale il personale in divisa potrà cedere i giorni di licenza ai colleghi in particolari situazioni di bisogno.
Sempre lato economico la Trenta ha confermato l’avvio dell’iter per la riduzione dell’aliquota Irpef sui trattamenti accessori per il personale (99.156 unità in tutto) con reddito inferiore ai 28.000€.
Risoluzione dei problemi di NoiPA
Da parte del Ministro della Difesa, poi, vi è accordo sulla necessità di risolvere le criticità sorte con il passaggio al sistema NoiPA, con il quale il sistema della gestione e delle corresponsione del trattamento economico è diventato più pesante e frastagliato di quanto già non fosse.
Per questo motivo il Ministro intende, in collaborazione con il Ministero dell’Economia, individuare delle nuove misure gestionali e procedurali puntando su una periferizzazione dei diversi adempimenti amministrativi; in questo modo sarà possibile avere un sistema pronto ed efficace in qualsiasi evenienza, sia per quanto riguarda la procedura che porta alla quantificazione delle competenze sia per quella riferita al pagamento delle stesse.
Riordino delle carriere
Quanto fatto con il Decreto Sicurezza e con la Legge di Bilancio 2019 conferma l’intenzione del Governo di risolvere al più presto tutte le storture dell’ultimo riordino delle carriere, così come delle criticità rimaste irrisolte.
Ricordiamo, infatti, che per introdurre correttivi e integrazioni al riordino dei ruoli delle Forze Armate e di Polizia sono stati stanziati in totale 75 milioni di euro (5 con il DL Sicurezza e altri 70 con la Legge di Bilancio che però deve essere ancora approvata) con l’obiettivo di migliorare l’attuale sistema.
Salute dei militari
Infine il Ministro della Difesa ha garantito che si andranno a tutelare quei militari colpiti da patologie insorte per l’esposizione ad agenti nocivi, per i quali i provvedimenti approvati in passato non sono stati sufficienti. Parimenti si andrà ad intervenire per far sì che determinate situazioni non si verifichino più, tramite l’approvazione di un provvedimento normativo che garantisca la massima tutela possibile al personale.
Infine, il Ministro Trenta ha fatto richiesta al Capo di Stato Maggiore della Difesa affinché questo possa approvare al più presto una specifica direttiva sull’obesità del personale in divisa contenente i criteri che ogni singola amministrazione dovrà seguire nell’emanazione delle proprie circolari.
A tal proposito la Trenta ha suggerito che nel decidere quando l’obesità comporta la perdita dell’idoneità al servizio bisognerà tenere in considerazione anche altri fattori come l’età del militare, l’incarico assegnato e l’effettiva possibilità di praticare adeguata attività fisica.
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