Le donne militari possono truccarsi?

Le donne militari possono truccarsi?

Le regole di decoro per il personale delle Forze Armate: quando e come le donne militari possono truccarsi.

Dall’entrata delle donne nelle Forze Armate sono tanti i dubbi che si sono posti i cittadini, in alcuni casi per semplice curiosità. Tra le varie questioni, quella relativa all’abbigliamento e all’estetica è una delle più interessanti per il pubblico, soprattutto tenendo conto del fatto che le Forze Armate impongono precisi criteri di decoro e cura della persona da rispettare.

Esistono per l’appunto anche delle disposizioni riguardanti l’uso di cosmetici, regolamentate nello specifico da ogni Forza Armata ma con diversi elementi in comune. In ogni caso, si tratta di una sezione della cura della persona che viene affrontata in modo specifico per il personale femminile. Vediamo quindi quali sono le regole generali sull’uso del make up da parte delle donne militari e le eventuali differenze tra Forze Armate.

Le donne militari possono truccarsi?

L’uso del trucco non è vietato a priori per le militari, ma deve essere moderato nel rispetto del decoro e della sobrietà richiesti dal proprio status. Molto dipende dal tipo di uniforme indossata, essendo il trucco sempre vietato con l’uniforme di servizio e di combattimento (mimetica), che richiedono particolare rigore. Con le altre uniformi, invece, l’uso dei cosmetici è consentito, purché sia moderato e non appariscente.

In tal proposito, viene specificato dal regolamento interno di ogni Forza Armata che sono in questi casi ammessi cosmetici di colori tenui, conformi al colore dell’incarnato, in modo da non risultare marcati nemmeno nella quantità. È quindi vietata, in alcuni casi proprio esplicitamente, l’applicazione delle ciglia finte.

Queste regole sono pienamente coerenti con il quadro normativo nel suo complesso, che chiede a tutto il personale militare di indossare l’uniforme con rispetto, serietà e sobrietà. Di pari passo, è vietato anche lo smalto colorato, che può essere utilizzato soltanto se trasparente o neutro. Questo significa che non deve essere percettibile, ma appunto uniformarsi alle unghie naturali. In tal proposito, si ricorda che le unghie devono essere sempre ben curate e tagliate entro la lunghezza del polpastrello. Sono sempre vietate le unghie finte.

Le stesse regole si riflettono nell’uso degli accessori. In particolare monili e ornamenti non sono mai concessi con l’uniforme di servizio e combattimento, mentre negli altri casi sono ammessi:

  • la fede nuziale o di fidanzamento;
  • un ulteriore anello purché non appariscente;
  • braccialetti e catenine non appariscenti;
  • orecchini identici, sferici o semisferici, non pendenti e in colore tradizionale (perla, argento, oro, brillanti).

È invece possibile indossare un orologio, purché di foggia classica e regolare con cinturino color cuoio, o comunque scuro, o in acciaio. Gli occhiali, sia da vista che da sole, devono avere una montatura sobria e regolare, senza colori appariscenti, con lenti non specchianti e prive di riflessi. Insomma, il criterio principale è la sobrietà, fermo restando che per esigenze di sicurezza possono essere applicate ulteriori restrizioni.

Per esempio, l’uso della fede nuziale è stato consentito dallo Stato Maggiore dell’Esercito anche con l’uniforme di combattimento ma con divieto durante le attività addestrative/operative. Nel 2023 il V Reparto Affari generali dello SME ha infatti scelto di estendere la facoltà di indossare la fede anche ai militari in uniforme di combattimento, tenendo conto della sua forte valenza simbolica e dell’estensione di questo capo di vestiario.

È stato quindi ritenuto opportuno, con grande apertura, distinguere l’effettivo impiego del personale, anziché la sola uniforme.

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