Elsa Corniglio - 21 settembre 2021
Omessa custodia di armi: quali sono i rischi?
Quando si può parlare di omessa custodia armi e quali sono i rischi che incorre un proprietario?
Prima di decidere di tenerne una in casa, è bene sapere tutte le regole sulla detenzione delle armi, oltre che essere a conoscenza di tutte le licenze per la detenzione.
Tra le regole fondamentali sul porto d’armi e la detenzione, c’è quella di custodirle cum grano salis, vale a dire con diligenza. Qualora non sia detenuta come si conviene per legge, i rischi per l’omessa custodia delle armi il proprietario potrebbero essere non pochi.
Omessa custodia armi: cosa dice la legge
L’omessa custodia delle armi è considerata un reato dalla legge. Questo si basa sull’assunto secondo il quale chi non detiene le proprie armi con diligenza può costituire un pericolo nell’interesse della sicurezza pubblica.
L’arma deve essere tenuta nascosta e lontana da luoghi in cui potrebbe essere facilmente impugnata da un minore o da una persona non istruita ad utilizzarla, o anche da un ladro o un malintenzionato. La legge prevede insomma, che l’arma venga custodita in modo che nessuno se ne possa appropriare o ne possa fare uso, in particolare i minori di 18 anni, i tossicodipendenti o le persone ritenute incapaci del maneggio.
Chiunque metta un’arma - anche involontariamente - a disposizione di queste categorie di persone, rischia l’arresto fino ad un anno e una sanzione che può arrivare fino a 1.032 euro, sempre salvo il fatto che l’accaduto non costituisca reato ancor più grave.
Il reato di omessa custodia di armi scatta nel momento in cui la persona che detiene l’arma o si impossessa dell’arma in modo illegittimo e non con cautela, procura un danno.
Armi rubate e omessa custodia: i rischi
Se le armi sono detenute correttamente in casa e il ladro, scassinando visibilmente, riesce a rubarle, il detentore di quelle armi non può essere accusato di omessa custodia. Infatti, se le si detiene correttamente, con diligenza e c’è furto con scasso, le armi non possono essere considerate incustodite.
Diverso è il caso di un fucile che viene lasciato a vista e viene rubato. In quel caso, il proprietario dell’arma potrebbe essere chiamato a rispondere di omessa custodia, poiché non era tenuta con diligenza secondo norma di legge.
Un caso da sottolineare è quello del trasporto. Ogni proprietario di armi con regolare porto d’armi, può recarsi - per esempio - al poligono di tiro. Durante il tragitto è a dir poco fondamentale non perdere mai di vista le proprie armi. Inoltre, è doveroso trasportarle secondo quanto stabilisce la legge, soprattutto scariche e non utilizzabili.
Qualora si perda di vista il veicolo con armi e munizioni all’interno e un malintenzionato decidesse di rubarle, il proprietario delle stesse sarebbe quasi sicuramente accusato di omessa custodia. Infatti, se nell’abitazione il discorso può essere variabile, per il trasporto sarebbe molto impervio dimostrare che quelle armi erano custodite come si conviene.
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