Aurora Marinaro - 29 luglio 2024
Polo e magliette a maniche corte per l’Esercito Italiano, le ultime novità
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Importanti novità sull’utilizzo della polo verde oliva per l’Esercito Italiano. ASPMI ha scritto al Capo dello SME e ha avuto notizia di una decisione attesa.
L’Associazione sindacale professionisti militari ha scritto al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per ottenere una regolamentazione omogenea sull’utilizzo delle magliette tipo “polo”, auspicando in direttive chiare e rispettose delle esigenze del personale militare. Attualmente, la possibilità di sostituire la giacca estiva con questo indumento, evidentemente più adatto al clima, è esplicitata da un documento del Comandante Logistico dell’Esercito.
Quest’ultimo affida ai Comandanti di Corpo il compito di stabilire in quali momenti e attività l’utilizzo della polo sia consentito, assicurando l’omogeneità dei militari soltanto nel caso in cui tutto il personale disponga di questo tipo di maglietta. Senza dubbio, i militari dell’Esercito Italiano dovrebbero avere tutti il medesimo equipaggiamento, ma al momento non è una condizione realizzabile visto che manca un approvvigionamento ufficiale.
I militari hanno infatti acquistato le magliette di tipo “polo” verde oliva a proprie spese e molti di loro non possono nemmeno utilizzarle, viste alcune interpretazioni molto restrittive in merito all’omogeneità. L’ASPMI si è attivata in tal senso per ottenere regole più flessibili a favore di tutti i militari dell’Esercito Italiano, ma per alcuni di loro ci sono già importanti novità.
Magliette polo per l’Esercito, la richiesta dell’ASPMI
L’ASPMI ritiene che l’interpretazione proposta da molti Comandanti di Corpo sia eccessivamente restrittiva, pregiudicando così il benessere del personale militare e le effettive intenzioni del Comandante Logistico dell’Esercito. L’esigenza di omogeneità nell’equipaggiamento del personale militare dovrebbe piuttosto essere limitata alle attività cerimoniali e protocollari e allo svolgimento dei servizi armati presidiari, secondo l’Associazione.
Al contrario, il fine di omogeneità sta impedendo l’utilizzo delle magliette di tipo “polo” in ogni momento della giornata e di servizio, tanto nelle caserme quanto nei servizi esterni. Oltre allo spreco di risorse, visto che i militari hanno acquistato a proprie spese gli indumenti dopo averne ricevuto espressa autorizzazione, il problema principale resta la tutela del personale.
Impedire ai militari l’utilizzo di un abbigliamento più consono alla stagione estiva non trova giustificazione nelle esigenze di Forza Armata se il divieto è generalizzato. Per risolvere ogni dubbio servono regole ufficiali e uguali per tutti, che distinguano in modo incontrovertibile le occasioni in cui l’utilizzo delle polo è ammesso.
Questo è il motivo per cui il sindacato si è rivolto al Capo dello SME, chiedendo contestualmente maggiore flessibilità anche per il personale che svolge servizi esterni, pensando soprattutto a coloro che indossano giubbotti antiproiettile durante la vigilanza armata nelle installazioni militari. Ne va della salute del personale, esposto ogni giorno al rischio di colpi di calore, soprattutto se impegnato all’aria aperta. Su questo, però, il sindacato ha già appreso importanti novità.
Magliette a maniche corte ai militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure
Sull’utilizzo delle magliette a maniche corte ci sono importanti notizie, riguardanti l’ambito che per eccellenza espone i militari dell’Esercito Italiano al calore eccessivo delle città: l’Operazione Strade Sicure.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, ha autorizzato l’uso della maglietta a maniche corte sotto il combat jacket per i militari impiegati nell’Operazione Strade Sicure, se le condizioni meteo lo richiedono. Questa decisione mira a migliorare il comfort dei soldati durante i mesi estivi e rappresenta un significativo progresso grazie agli sforzi dell’Associazione sindacale professionisti militari (ASPMI), che ha sostenuto questa causa fin dall’estate del 2023.
ASPMI rivendica di aver svolto un ruolo chiave in questa iniziativa, dimostrando l’importanza della collaborazione tra le associazioni sindacali e l’Amministrazione per migliorare le condizioni di lavoro dei militari. Si spera che ulteriori autorizzazioni seguano, come la sostituzione del basco lana e l’uso di magliette tipo polo anche per i militari non impegnati nell’Operazione Strade Sicure.
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