Al via al ricorso collettivo per il diritto alla piena indennità di disagiata sede. Ecco come partecipare

Al via al ricorso collettivo per il diritto alla piena indennità di disagiata sede. Ecco come partecipare

L’Associazione sindacale professionisti militari promuove il ricorso collettivo a cui può aderire il personale in servizio presso il Comprensorio Militare di Persano-Serre. Obiettivo: recuperare il 25% tagliato dall’indennità di disagiata sede.

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione di Salerno, ha emesso una sentenza sul ricorso presentato da Bruno Scovotto, Angelo Glielmi e Pietro Abate Chechile contro il Ministero della Difesa, per il riconoscimento dell’indennità supplementare di impiego operativo ex art. 16 della legge 78/1983, nota come "indennità di disagiata sede".

I ricorrenti, militari dell’Esercito Italiano, richiedevano l’annullamento degli atti che riducevano l’indennità dal 50% al 25% per il servizio prestato a Persano (SA), sostenendo che tali atti erano nulli poiché dovevano essere emessi tramite Decreto Interministeriale e non tramite determina dirigenziale.

Il Tar ha accolto il ricorso, riconoscendo ai ricorrenti il diritto all’indennità del 50% e ha condannato il Ministero della Difesa al pagamento delle spese di giudizio, quantificate in euro 1.500,00 oltre accessori. La sentenza dovrà essere eseguita dall’autorità amministrativa.

Al via il ricorso collettivo dopo la sentenza del Tar della Campania

Vista la sentenza favorevole in favore dei ricorrenti, l’Associazione sindacale professionisti militari (ASPMI) ritiene ci siano i presupposti per un’azione collettiva.

Nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, la gestione dell’intera procedura è stata demandata ad ASPMI Campania. I vertici della rappresentanza regionale, che vede Angelo Cecere ricoprire il ruolo di segretario generale, hanno raggiunto un accordo di collaborazione con gli avvocati Mariarosaria Vessella e Pasquale Raucci, lanciando un’iniziativa rivolta a tutto il personale di ogni grado, in servizio, in congedo, ausiliare, riformato o trasferito, che ha prestato servizio nel periodo 2010-2012 e 2012-2021 presso il Comprensorio Militare di Persano-Serre.

Così come nel ricorso che ha portato alla suddetta sentenza, si contesta la riduzione dell’indennità dal 50% al 25% per via di una decisione gerarchica che avrebbe dovuto essere formalizzata con un Decreto Interministeriale anziché con una determina dirigenziale del Comandante della caserma e dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

I costi previsti

La possibilità di partecipare al ricorso è totalmente gratuita per gli iscritti ad ASPMI, in quanto l’Associazione ha comunicato che si farà carico di tutte le spese relative al giudizio. Per chi invece vuole partecipare senza però iscriversi al sindacato, la quota di partecipazione è di 20 euro.

In caso di esito positivo del ricorso, gli avvocati Mariarosaria Vessella e Pasquale Raucci riceveranno una quota compresa tra il 10% e il 20% dell’importo riconosciuto in sede di giudizio.

Questa pratica è comune in tutti gli studi legali e garantisce che il compenso sia dovuto solo in caso di successo del ricorso, venendo trattenuto direttamente dall’importo riconosciuto.

A tal proposito, ASPMI ha deciso di non prevedere differenziazioni tra iscritti e non iscritti al sindacato. Le percentuali applicate in caso di vittoria saranno le stesse per tutti.

Come aderire al ricorso

Il ricorso collettivo rappresenta un’opportunità concreta per il personale militare di vedersi riconosciuto un diritto economico importante, con possibili effetti positivi anche sul calcolo delle future pensioni.

La documentazione necessaria per l’adesione include:

  • la compilazione e la firma di procura, conferimento incarico e scheda di adesione, copia di documento d’identità, codice fiscale,
  • ultima busta paga con l’indennità al 50%
  • prima busta paga con l’indennità al 25%.

Gli interessati dovranno inviare la documentazione via email all’indirizzo studiorauccivessella@gmail.com con oggetto “NOME E COGNOME – Ricorso collettivo disagiata sede”, oppure consegnarla personalmente o tramite posta presso gli studi legali indicati.

L’adesione al ricorso dovrà pervenire entro il 30 luglio 2024 per consentire un trattamento collettivo dei casi e contenere i costi per tutti i partecipanti. Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile contattare l’Avv. Mariarosaria Vessella al numero 331 2396273.

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