Aurora Marinaro - 9 ottobre 2024
Sconto IVA per chi è in missione all’estero, requisiti e quanto si risparmia
Ecco quali sono le esenzioni IVA per i militari in missione all’estero, a quanto ammontano e quali sono i requisiti.
I militari impegnati in missioni all’estero e/o con la Nato hanno diritto ad alcune agevolazioni sull’acquisto di beni e servizi, relative allo sgravio dell’IVA. In alcuni casi è infatti possibile completare la spesa senza l’imposta, risparmiando così una somma considerevole, soprattutto per i beni sottoposti a tassazione ordinaria con aliquota del 22%. Per la non imponibilità, tuttavia, è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Vediamo tutte le ipotesi di esenzione.
Sconto IVA per acquisti personali
L’articolo 38 quater del DPR 633/1972 prevede uno sgravio fiscale per i soggetti che hanno domicilio o residenza fuori dall’Unione europea. Per esempio, ciò potrebbe interessare i militari italiani impegnati in missioni internazionali in Nord Africa, nei Balcani e in Libano. In particolare, lo sgravio è previsto per gli acquisti destinati a uso personale (o per i propri familiari) entro un limite minimo di 70 euro, inclusa l’imposta sul valore aggiunto.
A queste condizioni, con emissione di regolare fattura, è possibile concludere l’acquisto senza pagare l’IVA. Ulteriore requisito è che i prodotti siano trasportati fuori dall’Unione europea entro 3 mesi dall’acquisto, quindi non possono essere destinati a eventuali familiari in Italia.
Per usufruire di questa agevolazione è necessario farne comunicazione al venditore, che emetterà la fattura su cui apporre anche il numero di passaporto e il visto doganale, da riconsegnare all’emittente entro il quarto mese successivo all’operazione. Chi ha già effettuato l’acquisto, invece, alle stesse condizioni può richiedere il rimborso dell’IVA direttamente al venditore, che recupera l’imposta tramite l’apposita variazione nel registro.
Il risparmio dipende evidentemente dall’aliquota applicata sul tipo di bene acquistato. Prendendo in considerazione l’aliquota ordinaria al 22% e la soglia minima di spesa (70 euro comprensivi di imposta), si risparmiano almeno 15,40 euro. Naturalmente, il risparmio è tanto più elevato quanto cresce il costo dei beni acquistati, anche se la proporzione resta invariata.
Militari appartenenti a Forze Nato
Il DPR 633/1972 prevede anche una seconda agevolazione che interessa i militari in missione all’estero, in particolare coloro che partecipano alle operazioni Nato. L’articolo 72 del citato decreto, infatti, equipara l’acquisto di beni e servizi inerenti alle finalità istituzionali alle cessioni non imponibili. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito la questione con la la risoluzione n. 280/E del 4 ottobre 2007, in risposta allo Stato Maggiore dell’Esercito.
L’AdE ha definito non imponibili le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate:
(...) ai comandi militari degli Stati membri, ai quartieri militari internazionali ed agli organismi sussidiari, installati in esecuzione del trattato nord Atlantico, nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali, nonché all’amministrazione della difesa qualora agisca per conto dell’organizzazione istituita con il suddetto trattato.
La risposta n. 591 del 16 dicembre 2022 dell’Agenzia specifica inoltre che non è importante la posizione geografica del soggetto beneficiario. I requisiti sono quindi:
- l’azione per conto della Nato;
- la necessità dei beni o servizi per le funzioni istituzionali.
In questa fattispecie non rientrano, quindi, gli acquisti personali ma soltanto gli acquisti a scopo istituzionale e di servizio all’interno o all’esterno dell’Unione europea. Per chiedere la non imponibilità, sarà necessario presentare con anticipo il certificato di esenzione dall’IVA e dalle accise deve essere scaricato e compilato dal punto 1 al punto 7 (escluso il punto) e poi vidimato dalle autorità dello Stato membro ospitante. Questo documento, insieme a una copia del tesserino di riconoscimento, all’attestazione dell’appartenenza a un organismo di servizio internazionale e all’attestazione dell’uso istituzionale rilasciata dalla base su carta intestata, dovrà essere inoltrato al venditore prima dell’acquisto secondo le modalità specifiche previste (di norma per posta).
Acquisti privati nell’UE
Il DPR 633/1972 prevede un’ulteriore ipotesi di non imponibilità IVA, riguardante in questo caso gli acquisti privati effettuati all’interno dell’Unione europea ma non in Italia (o comunque nello Stato membro di provenienza). Il comma b ter dell’articolo 72, elencando le operazioni non imponibili, dispone infatti:
Le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate verso un altro Stato membro dell’Unione europea e destinate alle forze armate di qualsiasi Stato membro diverso da quello di introduzione, destinati all’uso di tali forze o del personale civile che le accompagna o all’approvvigionamento delle relative mense, nella misura in cui tali forze partecipano a uno sforzo di difesa svolto ai fini della realizzazione di un’attivita’ dell’Unione europea nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune.
In questo caso, non ci sono particolari requisiti relativi alla tipologia di beni o servizi né alla spesa totale sopportata. È sufficiente che il richiedente partecipi a un’attività europea di Difesa comune, che include il personale Nato ma anche i tantissimi militari impegnati in missioni comuni all’Ue, purché l’acquisto venga concluso in uno Stato membro diverso dal proprio.
In attesa della digitalizzazione comune nell’Ue, il certificato di esenzione dall’IVA e dalle accise deve essere scaricato e compilato dal punto 1 al punto 6 e poi vidimato dalle autorità dello Stato membro ospitante. Questo documento, insieme a una copia del tesserino di riconoscimento e all’attestazione dell’appartenenza a un organismo di servizio internazionale, consentirà di richiedere al venditore preventivamente la non imponibilità degli acquisti.
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