Stelmilit Chiavari, i sindacati chiedono la riapertura della Sala convegno e dello Stabilimento elioterapico

Stelmilit Chiavari, i sindacati chiedono la riapertura della Sala convegno e dello Stabilimento elioterapico

Lo Stabilimento elioterapico e la Sala convegno della Stelmilit di Chiavari sono ancora chiusi. Sim Marina e Aspmi chiedono un intervento al più presto.

Crediti immagine: Davide Papalini su commons.wikimedia.org

L’Associazione sindacale professionisti militari (ASPMI) e il Sindacato italiano militari Marina (SIM Marina) hanno posto l’attenzione su alcune problematiche relative alla Scuola telecomunicazioni di Chiavari, in cui presta servizio personale interforze. In particolare, ad oggi risultano ancora chiusi lo Stabilimento elioterapico e la Sala convegno, nonostante la faccenda fosse stata attenzionata dai sindacati ben prima dell’avvicinarsi della stagione estiva.

Per questo motivo Aspmi e Sim Marina hanno richiesto un intervento “nel più breve tempo possibile”, visto e considerato il grave danno morale ed economico arrecato al personale frequentatore dei corsi e del quadro permanente, nonché alle rispettive famiglie. Di pari passo, ci si aspetta che il Comando di Chiavari risponda prontamente, mostrando attenzione alle esigenze del personale e dissipando i dubbi circa l’intenzione presunta di non voler più utilizzare l’Arenile in concessione.

Stelmilit di Chiavari, ancora chiusi lo Stabilimento elioterapico e la Sala convegno

La Scuola di telecomunicazioni delle Forze Armate di Chiavari, in provincia di Genova, è un’istituzione di tutto rispetto, con oltre 100 corsi all’attivo con cui contribuisce di anno in anno alla formazione informatica e in materia di telecomunicazioni dei militari. Si tratta di un istituto educativo che ha un grande impatto su tutto il territorio italiano, non solo perché prepara militari altamente specializzati, ma anche perché apporta un concreto beneficio alla ricerca e al miglioramento delle infrastrutture telecomunicative italiane.

Il prestigio della Stelmilit non fa però che accentuare questa stortura, che infatti genera “grande disappunto” nei sindacati. Come anticipato, si tratta dell’inservibilità dello Stabilimento elioterapico - che ha sede a Lavagna - e della Sala convegno, attualmente senza gestione. Già all’inizio del 2024 era stata annunciata l’intenzione di non riaprire a causa del ritardo nei pagamenti da parte della ditta appaltatrice, che ha comunque concluso il contratto in data 31 marzo 2024.

Fin da questo momento Aspmi si è attivata affinché venisse trovata per tempo una soluzione, cercando di limitare i danni al personale che sarebbero arrivati con la stagione estiva. Lo stesso Stato Maggiore della Marina ha sottolineato l’importanza degli stabilimenti elioterapici per il benessere del personale e dei loro familiari, peraltro chiedendone l’apertura dal 1 giugno al 15 ottobre 2024, ma ad oggi non c’è stato alcun miglioramento.

Sembra anzi che si possa preferire la chiusura dello Stabilimento piuttosto che trovare una soluzione alternativa, per quanto la situazione sia senza dubbio impegnativa. Pare infatti che la mancata aggiudicazione dei servizi dopo il termine dell’appalto sia correlata alle spese accessorie per la manutenzione del sedime, di cui dovrebbe farsi carico l’eventuale ditta aggiudicataria. Di fatto, la gara è andata deserta.

Bisogna però ricordare che lo Stato Maggiore della Marina aveva dato la possibilità di richiedere finanziamenti appositi per far fronte a questa problematica, proprio al fine di evitare la chiusura dello stabilimento. Una situazione di disagio che porta a danni economicamente rilevanti per i militari che frequentano i corsi e il personale effettivo, come ci ricorda Francesco Gentile (socio fondatore di ASPMI):

È inaccettabile che il personale interforze impiegato presso la Scuola Telecomunicazioni di Chiavari debba subire un tale disagio a causa della chiusura dello Stabilimento Elioterapico e della Sala Convegno. Questa Associazione aveva già portato all’attenzione dello Stato Maggiore Difesa, nel dettaglio in febbraio 2024, questa problematica, senza ricevere però alcun esito. La mancata riapertura causa un grave danno morale ed economico ai frequentatori dei corsi e al quadro permanente, nonché alle famiglie dei dipendenti. È urgente che venga effettuata una verifica approfondita e che si intervenga prontamente per ripristinare i servizi essenziali, garantendo così il benessere del personale militare e delle loro famiglie.