Luca Restivo - 19 maggio 2022
Forze armate, caos contratto: ASPMI chiede arretrati e FESI nello stipendio di giugno
L’Associazione sindacale chiede che quanto spetta ai militari venga erogato nel prossimo cedolino stipendiale.
“Le attese non sono più accettabili per il personale militare. A giugno il pagamento”.
È sul piede di guerra l’Associazione Sindacale Professionisti Militari (ASPMI) che, in un comunicato congiunto con il Sindacato Autonomo dei Militari (SAM), torna sull’annosa questione della mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del rinnovo contrattuale 2019-2021.
Un rinnovo va ricordato che è stato siglato il 23 dicembre scorso e che ha subito un iter talmente travagliato come non lo “si era mai visto nella storia dei rinnovi contrattuali”.
Proprio nella serata di ieri, avevamo lanciato la notizia del via libera della Corte dei conti, specificando come da qui in avanti ogni giorno può essere quello utile per vedere comparire il provvedimento in GU, che ne attesta l’entrata in vigore.
I militari, come ha sottolineato ASPMI, attendono da ormai 5 mesi di “vedere il proprio stipendio aumentare e di ricevere i dovuti arretrati”, oltre all’introduzione dei nuovi istituti normativi che cercano di “allineare le esigenze lavorative con quelle familiari, così come suspicato dal Ministro del Lavoro Orlando”.
Forze armate, caos contratto: cosa chiede ASPMI
La sigla sindacale si fa portavoce delle istanze dei militari che non ne possono più di attendere. La responsabilità non è di nessuno, precisano dall’Associazione, ma questa attesa ha, inevitabilmente, “maturato un senso di sfiducia da parte delle donne e degli uomini in divisa”.
Un’attesa ingiustificabile, dicevamo, che rischia di incrinare il rapporto con l’Amministrazione che, fatte salvo le tante dinamiche tecniche collegate ad un provvedimento corposo come è il contratto 2019-2021, deve necessariamente accelerare.
Lo sforzo che ASPMI chiede è che:
“gli Uffici preposti dell’Amministrazione Difesa, insieme all’Autorità politica a capo di questo Ministero, facciano quanto necessario affinché gli arretrati contrattuali vengano erogati nel mese di giugno, primi di luglio, attraverso l’emissione di un cedolino straordinario ”.
Un’emissione unica e straordinaria che inglobi al proprio interno arretrati ed anche il FESI (Fondo di Efficienza dei Servizi Istituzionali) che verrebbe erogato, in un’unica soluzione, a giugno.
L’appello è al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, affinché firmi, con l’urgenza del caso, “il Decreto relativo al Fondo dei Servizi Istituzionali, al fine di poter mettere subito in pagamento i compensi discendenti, quest’anno in una unica soluzione, per ristorare il personale militare e permettere di guardare verso il periodo di riposo estivo in maniera serena e spensierata”.
Infine, un’accelerazione anche sui provvedimenti che riguardano l’adeguamento retributivo dei Dirigenti e gli specifici compensi per Maggiori e Tenenti Colonnelli, perché “non si attenda due anni, come avvenuto in passato”.
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