Aurora Marinaro - 6 luglio 2024
Compenso Forfettario di Guardia Esercito, chiarimenti sulle modalità di pagamento
Il Comando Logistico dell’Esercito risponde all’ASPMI sulle modalità di pagamento del Compenso Forfettario di Guardia in relazione al recupero compensativo.
Nel mese di maggio l’Associazione sindacale professionisti militari si è rivolta al Comando Logistico dell’Esercito, chiedendo chiarimenti sul pagamento del Compenso Forfettario di Guardia. In particolare, è stata espressa una perplessità riguardo alla preferenza del pagamento, in luogo del recupero, a causa di “imprescindibili esigenze funzionali”.
Da qui, l’esigenza di definire con precisione questa modalità, al fine di non lasciare spazio a dubbi interpretativi e confusione. È prontamente arrivata la risposta del Comando all’ASPMI, che oltre a chiarire la situazione ha fornito specifiche indicazioni al Comandante dell’Ente interessato, essendo la questione riguardante soprattutto un determinato reparto.
Senza dubbio un traguardo per l’ASPMI, che ha efficacemente ottenuto una risposta ai dubbi dei militari, ponendo una risoluzione su un tema importante, al fine di eliminare le disparità di trattamento altrimenti inevitabili. Ecco cos’è successo.
L’ASPMI scrive al Comando Logistico dell’Esercito
Come anticipato, l’Associazione sindacale professionisti militari ha scritto al Comando Logistico dell’Esercito - nello specifico in data 11 maggio 2024 - chiedendo chiarimenti sulle esigenze funzionali che giustificano la preferenza del pagamento rispetto al recupero, in riferimento al Compenso Forfettario di Guardia.
Il tema del lavoro straordinario, in particolar modo nelle professioni militari, è particolarmente delicato. Nel dettaglio, l’interpretazione della definizione di “esigenze funzionali” rischia di essere troppo estensiva e generalizzare, con il rischio concreto di penalizzare i militari.
Non bisogna infatti dimenticare che il recupero compensativo rappresenta la forma prioritaria, anziché il pagamento, per il recupero delle ore lavoro che eccedono l’orario prestabilito per i servizi armati e non.
Di conseguenza, senza una definizione precisa delle cause di preferenza del metodo di pagamento, si espongono i militari al rischio che venga preferita la seconda modalità (quindi il pagamento), venendo penalizzati nel riposo e nel recupero psicofisico. Il benessere generale del personale è già fortemente sotto pressione, non compromettiamolo ancora.
Senza contare che il Compenso Forfettario di Guardia per l’Esercito Italiano è di per sé fortemente criticato dalle APCSM per via del modesto importo. Ne consegue naturalmente che è necessario non peggiorare questa situazione, privando i militari che hanno svolto straordinari dei riposi compensativi a fronte di un compenso minimo.
Questo, insieme alla disparità tra i giorni settimanali, ha portato l’Associazione a chiedere una delucidazione al Comando, con l’intenzione anche di dare omogeneità alla regolamentazione.
Quanto guadagnano le Forze armate nei festivi
La risposta del Comando sul pagamento del Compenso Forfettario di Guardia
Il Comando Logistico dell’Esercito ha risposto all’ASPMI, ringraziando per il contributo e assicurando di aver fornito al Comandante dell’Ente interessato delle specifiche indicazioni da seguire per dare coerenza ed equità alla remunerazione del Compenso Forfettario di Guardia.
In particolare, è stato chiarito che il Compenso Forfettario di Guardia può essere disposto dal Comandante di Corpo per remunerare i militari che hanno prestato servizio (non necessariamente militare) di durata pari o superiore a 24 ore. Il CFG deve essere considerato aggiuntivo rispetto al recupero della festività o della giornata non lavorativa, ovviamente quando il servizio avviene in questi giorni.
Inoltre, l’attribuzione del Compenso Forfettario di Guardia è comunque da intendersi ulteriore rispetto alla giornata di recupero psicofisico prevista dopo il turno di servizio. È pertanto chiesto che venga seguita una rotazione del personale idonea, calibrata affinché ogni militare possa godere della giornata di recupero in modi e tempi consoni.
Ciò nonostante, il Comandante del Corpo può effettivamente scegliere tra il recupero compensativo e il pagamento del CFG, per l’appunto soltanto “ove ricorrano imprescindibili esigenze funzionali finalizzate all’assolvimento dei compiti istituzionali”, tenendo conto anche della disponibilità di risorse finanziarie. Il Comandante del Corpo deve, tuttavia, esplicitare le esigenze addotte, affinché ci sia trasparenza nell’equità di questa attribuzione.
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