Aurora Marinaro - 4 ottobre 2024
Militari italiani in Medio Oriente, dove sono e cosa fanno
Ecco le più importanti missioni che vedono impegnati i militari italiani in Medio Oriente per il mantenimento della pace e il supporto alla popolazione locale.
La missione Unifil vede un importante impegno delle Forze Armate italiane in Libano, ma non è certo l’unica missione che vede schierati i militari italiani in Medio Oriente. Operando in contesti estremamente pericolosi, i militari stanno svolgendo un ruolo significativo nel contenimento dei conflitti e nell’assistenza umanitaria. La presenza italiana nelle aree più a rischio del Medio Oriente continua da anni con il susseguirsi di numerose missioni di pace che vedono coinvolta l’Unione europea, l’Onu e la Nato.
Ecco una sintesi delle missioni principali in cui sono coinvolti i militari italiani in Medio Oriente.
Addestramento della Polizia palestinese
Tra i compiti svolti dalle Forze Armate italiane in Medio Oriente c’è anche il supporto e l’addestramento delle Forze locali, tra cui la Polizia palestinese. Proprio questa missione, che vede la collaborazione dell’Unione europea con gli Stati Uniti e ha base a Gerico, pare essere destinata a un incremento.
Il contingente di Carabinieri sul posto è stato ritirato dal ministro Crosetto un anno fa a causa degli attentati, ma è stato ora richiesto l’impiego di 200 militari. Secondo le agenzie di stampa, pare che si stia discutendo anche di un comando italiano alla missione.
Missione bilaterale italiana in Libano
La Mibil (Missione militare bilaterale italiana in Libano) vede i militari italiani occuparsi dell’addestramento dell’Esercito regolare libanese, nell’ambito dell’International support group for Lebanon dell’Onu. Proprio di recente Libano e Israele hanno richiesto una proroga della missione, per consentire alle Forze locali di fronteggiare le incursioni di Hezbollah.
La missione è stata istituita nel 2015 per supportare il Paese, duramente colpito dalla guerra in Siria. Oltre alla formazione delle Forze Armate locali, infatti, i militari italiani offrono sostegno ai rifugiati e intervengono ove possibile per limitare le ripercussioni economiche del conflitto.
L’Italia partecipa anche al Comitato tecnico militare insieme a Canada, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti per l’addestramento dell’Esercito libanese e il sostegno alla popolazione civile.
Per approfondire: Missione Unifil, cosa fanno i militari italiani?
Mantenimento della pace tra Egitto e Israele
In parallelo a Unifil prosegue da decenni la missione terrestre e navale per il mantenimento della pace tra Egitto e Israele con sedi nel Sinai e nel Mar Rosso. I pattugliatori costieri della Marina Militare italiana assicurano la libertà di navigazione nello Stretto di Tiran.
Aspides nel Mar Rosso
L’Italia partecipa alla missione Aspides voluta dall’Unione europea per tutelare il passaggio delle navi nel Mar Rosso, fornendo protezione dagli attacchi degli Houthi. La flotta è capitanata da un Ammiraglio italiano, Stefano Costantino, che assicura la protezione del traffico marittimo. Una missione esclusivamente di difesa, come specificato dal ministro Crosetto, che consente a tal proposito soltanto l’abbattimento di missili e droni.
Proprio attraverso il cacciatorpediniere lanciamissili Caio Duilio a marzo 2024 sono stati abbattuti due droni lanciati dalle milizie Houthi, proteggendo così le navi mercantili dall’attacco. Oltre alla missione Aspides, l’Italia fa parte della missione europea Atalanta per contrastare la pirateria nel Corno d’Africa.
I militari italiani in Iraq
Dalla caduta del regime di Saddam Hussein i militari italiani sono rimasti sul suolo iracheno, nel susseguirsi di varie missioni per sostenere la popolazione locale, soprattutto nel contrasto degli attacchi terroristici da parte dell’Isis. In particolare, i militari italiani si occupano dell’addestramento delle truppe curde peshmerga, con corsi che spaziano dal primo soccorso alla topografia, passando per il combattimento nei centri abitati.
Non è tutto, le Forze Armate italiane hanno fornito personale ai comandi multinazionali, uno dei tanti ruoli di prestigio ricoperti dai militari italiani, che mettono la competenza e la professionalità acquisite a servizio dei territori più in difficoltà.
Leggi anche: Quali sono le missioni italiane all’estero nel 2024
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