Rinnovo di contratto, si ricomincia. Le date dei prossimi appuntamenti

Rinnovo di contratto, si ricomincia. Le date dei prossimi appuntamenti

Riprendono a pieno ritmo le trattative per il rinnovo di contratto. Ecco le date dei prossimi appuntamenti.

Settembre è il mese degli inizi, anche se per il rinnovo di contratto si dovrebbe parlare piuttosto di ripartenza. La Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento di Funzione Pubblica hanno infatti diramato la convocazione dei sindacati rappresentativi ai tavoli tecnici per le Forze Armate e le Forze di Polizia a ordinamento civile e militare.

Le trattative contrattuali possono così riprendere e i sindacati potranno portare avanti gli obiettivi definiti per la tutela del personale, tenendo conto anche delle riflessioni maturate nella pausa estiva. Vediamo di seguito le date dei prossimi appuntamenti, cercando di capire che cosa possiamo aspettarci dai primi incontri.

Le date dei prossimi appuntamenti

Inaugurano la ripresa della contrattazione le Associazioni professionali a carattere sindacale, visto che l’incontro per le Forze Armate è stato fissato il 30 settembre alle 10:30. Seguono poi, alle ore 14:30 le Forze di Polizia a ordinamento militare. Alle 17:30, invece, sarà il turno delle Forze di Polizia a ordinamento civile.

Naturalmente la partecipazione agli incontri è limitata alle sole sigle rappresentative, nel dettaglio nella misura di un massimo di tre dirigenti sindacali per ogni sigla. Parteciperanno dunque i sindacati che già in questi mesi si sono occupati della questione, di cui spesso si legge sulle nostre pagine. Ricapitoliamo, però, quali sono le sigle rappresentative del comparto Difesa e Sicurezza.

Polizia di Stato:

  • SIULP;
  • SAP;
  • SIAP;
  • FSP Polizia di Stato ES-LS-CONSAP-M.P.;
  • federazione COISP-MOSAP;
  • SILP CGIL.

Polizia Penitenziaria:

  • SAPPe;
  • SINAPPe;
  • OSAPP;
  • UIL PA PP;
  • USPP;
  • CISL FNS;
  • CGIL FP-PP.

Arma dei Carabinieri:

  • SIM CC;
  • USIC;
  • PSC Assieme;
  • UNARMA;
  • NSC;
  • SIUL CC;
  • USMIA.

Guardia di Finanza:

  • U.S.I.F.;
  • Si.Na.Fi. - C.G.S.;
  • S.I.L.F.

Esercito Italiano:

  • ITAMIL;
  • SIAMO EI;
  • ASPMI;
  • LRM;
  • SAM;
  • USMIA.

Marina militare:

  • SINAM;
  • SIM MM;
  • USMIA.

Aeronautica militare:

  • AMUS AM (Qui le proposte della sigla);
  • USAMI AM;
  • SIAM;
  • SIULM.

Riprendono le trattative per il rinnovo, le APCSM al tavolo

Naturalmente i sindacati attendono con impazienza il prossimo tavolo tecnico, occasione fondamentale soprattutto per i sindacati militari, per la prima volta partecipi alla contrattazione. Naturalmente ogni sigla ha obiettivi e strategie differenti, ma trattandosi sempre di professionisti attenti alle esigenze del personale non è difficile rintracciare delle priorità comuni.

Tra queste c’è sicuramente una maggiore attenzione alla specificità militare, che di fatto tutte le sigle ritengono non considerata a dovere. Non è certo un caso se l’argomento è stato toccato anche dal Generale Domenico Rossi, in occasione del nostro confronto tra esperti e sindacati. Quasi superfluo sottolineare che tutti i sindacati ritengono necessario un aumento delle risorse per far fronte ai bisogni dei militari, anche per ragioni di misura ed equità, uno dei punti più critici delle trattative.

In questo proposito, molte sigle stanno dando grande rilevanza all’imminente manovra fiscale, che potrebbe consentire di accogliere almeno parzialmente le necessità del personale in modo compatibile con i limiti delle risorse. Per esempio, abbiamo approfondito le proposte di ASPMI e USMIA. Ci sono comunque importanti interventi necessari per il miglioramento del trattamento economico, soprattutto riguardo al salario accessorio, tanto che la Rete sindacale militare continua a chiedere l’incontro con il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Un altro grande scoglio riguarda poi la previdenza, sempre alla luce dell’inadeguata considerazione della specificità. Non meno importanti le proposte normative, che mirano a tutelare non soltanto il benessere del militare ma anche quello del suo nucleo familiare, con interventi sulla tutela della genitorialità e sulla conciliazione della vita privata con quella professionale. Obiettivo comune ai sindacati, infine, è certamente quello di rafforzare l’agibilità sindacale e riuscire così a portare avanti in modo più significativo le attività in tutela dei militari rappresentati.

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